Aggrediscono coetanea e riprendono gli schiaffi e i pugni con lo smartphone. Poi ne postano il video sui social.  La polizia di stato identifica i tre minorenni responsabili: lesioni personali, minacce e diffamazione i reati contestati.

L’indagine della Polizia

E’ stata la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Messina a svolgere l’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, che ha consentito l’identificazione di tre minori, due ragazze ed un ragazzo, responsabili in concorso di lesioni personali, minacce e diffamazione aggravati in pregiudizio di una coetanea.

La rissa per strada e la violenza

In particolare, nei mesi scorsi, una delle indagate, ritenendo che la stessa le avesse nascosto di sentirsi con un ragazzo, riusciva con l’inganno a incontrarla in una strada del centro della città di Messina, aggredendola violentemente con schiaffi, pugni e tirate di capelli, facendola cadere al suolo e provocandole varie lesioni, il tutto alla presenza degli altri due indagati.

Il video dell’aggressione postato su internet

Uno aveva ripreso la scena con il cellulare la scena di violenza. Il video poi è stato postato sui social e inviato dia WhatsApp con didascalie in sovrimpressione che riportavano commenti denigratori e diffamatori nei confronti della vittima.

Le indagini della polizia postale

L’indagine è iniziata dopo la denuncia da parte dei genitori della vittima. La Polizia Postale, dopo avere verificato la presenza in rete del video della violenta aggressione, richiedeva alla Procura dei Minorenni un decreto di perquisizione e sequestro dei cellulari nella disponibilità della prima indagata poi identificata. L’analisi dei dispositivi e le attività immediatamente delegate dal pubblico ministero hanno consentito l’identificazione anche degli altri due minorenni che avevano concorso materialmente e moralmente nei reati.  La Procura per i minorenni ha concluso nei giorni scorsi le indagini dandone avviso alle parti coinvolte.

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