• Il boato è stato avvertito dagli abitanti e turisti dell’Isola
  • La colata sta cadendo in mare in una zona desertica provocando una frana.
  • L’attività del vulcano si era intensificata negli scorsi giorni
  • Fenomeno ancora in corso
  • Il sindaco “Nessun danno a persone o a cose”

Nuova forte eruzione a Stromboli, con un’alta colonna di fumo, lancio di lapilli incandescenti e fuoriuscita di lava. La colata, che sta scendendo a mare, lungo la sciara del fuoco, una zona desertica dell’isola, ha provocato anche una frana. L’attività del vulcano è seguita dai vulcanologi dell’Ingv e della protezione civile. Il boato è stato avvertito distintamente dagli abitanti e dai turisti che hanno cominciato in questi giorni ad affollare l’isola dell’arcipelago delle Eolie nel Messinese.

Attività intensificata negli scorsi giorni

L’attività dello Stromboli si era intensificata negli ultimi giorni, come sottolineato anche dai bollettini dell’Ingv di Catania che ieri aveva evidenziato “una attività vulcanica esplosiva normale di tipo stromboliano accompagnata da attività a tratti intensa all’area numero 2”.
Oggi l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha comunicato che “a partire dalle ore 12:47 si è osservato un incremento dell’attività esplosiva dall’area craterica Nord che alle ore 12:51 ha prodotto un flusso piroclastico che ha raggiunto la linea di costa sviluppandosi in mare per oltre 1 km e producendo una nube di cenere che ha raggiunto un’altezza stimata di circa 1.5-2 km sul livello del mare”.

Il fenomeno è ancora in corso

“Altri flussi piroclastici di minore intensità – prosegue la nota – si sono verificati a partire dalle ore 13:02 producendo modeste nubi di cenere e materiale grossolana caldo che raggiunge la linea di costa. Il fenomeno è tuttora in corso”.

Il sindaco “Nessun danno a persone o cose”

“Al momento non si registrano danni a cose o a persone, la situazione è sotto controllo”. Marco Giorgianni sindaco di Lipari, da cui dipende amministrativamente Stromboli, è in costante contatto con il Centro operativo, il dipartimento di Protezione civile regionale, la sala operativa e la Prefettura di Messina.

Dopo l’eruzione sul vulcano, cominciata alle 14,47, come ha puntualizzato l’Ingv, sull’isola sono stati attivati i gruppi di Protezione Civile comunale e i Vis-Volontari Isola di Stromboli per verificare eventuali danni. Fino ad ora è stata rilevata una limitata ricaduta di cenere, sia a Stromboli che a Ginostra, il minuscolo borgo dell’isola raggiungibile solo via mare.

In nottata nuova eruzione Etna

Nuova fase eruttiva sull’Etna la notte scorsa, con fontana di lava ed emissione di cenere. Il parossismo, cominciato intorno alle 2.40 con la ripresa di attività stromboliana e durato diverse ore, ha interessato il cratere di Sud-Est da cui è emersa anche una colata lavica.

Alle 07.12, come riferito dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-osservatorio etneo (Ingv-Oe), l’attività di fontana di lava si è conclusa e la colata. Questa si espandeva in direzione Sud-Ovest, risulta poco alimentata. Dal punto di vista sismico l’ampiezza del tremore vulcanico è in decremento attestandosi su un livello medio. La nuova fase eruttiva dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, non ha avuto alcun impatto sull’operatività dell’aeroporto internazionale di Catania.