Resta in prognosi riservata, Ferdinando Puccio, 36 anni, uno degli operai coinvolti ieri pomeriggio nell’incidente avvenuto a bordo della nave Sansovino che ha causato tre morti. Il paziente, ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’Irccs – Piemonte, presenta, a causa delle esalazioni ed è tuttora sottoposto a ventilazione meccanica e supporto farmacologico per migliorarne i parametri emodinamici.

Nelle prossime ore verranno ripetuti gli accertamenti clinici e strumentali al fine di monitorare l’evoluzione del quadro patologico. In netto miglioramento invece le condizioni di Antonino Lombardo, l’altro operaio ricoverato che ieri sera era stato dato per deceduto mentre si trovata, invece in Osservazione Breve Intensiva. Oggi sarà sottoposto a ulteriori esami e accertamenti diagnostici, ma è probabile che a breve venga dimesso.

Al Policlinico è invece ricoverato il comandante Salvatore Virzì anche le sue condizioni, secondo i sanitari, stanno migliorando.

Le vittime accertate, incece, sono il palermitano Santo Parisi macchinista originario di Terrasini, Gaetano D’Ambra, secondo ufficiale di coperta di Lipari; Christian Micalizzi, primo ufficiale di Messina.

Sul tragico incidente  è stata aperta un’inchiesta interna della campgania di navigazione ma anche una inchiesta della magistratura per stabilire le condizioni di lavoro ed eventuali responsabilità.

Unanime il cordoglio e oggi ’Assemblea regionale siciliana ha ricordato, con un minuto di raccoglimento, i tre operai morti. Il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, in apertura della seduta d’Aula di stamattina, ha espresso il cordoglio dell’intero Parlamento siciliano alle famiglie delle vittime, augurandosi anche che i feriti, di cui alcuni gravi, possano, quanto prima, fare ritorno a casa.

“In queste occasioni – ha affermato il presidente Ardizzone – è veramente difficile trovare parole di conforto per chi è colpito da tragedie, che causano ferite irreparabili. Rivolgo il mio omaggio alla memoria dei caduti, alcuni giovanissimi, ed esprimo la mia vicinanza a quanti ancora lottano tra la vita e la morte. Ferma restando la necessità di controlli sempre più stringenti per il rispetto delle normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, mi auguro che le diverse inchieste avviate possano fare luce, il prima possibile, sulle cause dell’incidente”.

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