La polizia israeliana ha messo agli arresti domiciliari Schmulik Peleg, il nonno di Eitan Biran, l’unico sopravvissuto di un incidente in funivia sul Mottarone a maggio. L’accusa contestata è quella di aver rapito Eitan e di averlo portato in Israele, lo scrive Times of Israel. Biran, 6 anni, è sopravvissuto all’incidente che ha ucciso i suoi genitori, suo fratello minore e due bisnonni.

Alcune ore prima della notizia dell’arresto, ‘ambasciatore d’Israele a Roma Dror Eydar, aveva affermato: «Si spezza il cuore davanti agli ultimi e sorprendenti sviluppi legati al bambino Eitan Biran».

L’Ambasciata d’Israele ha fatto anche sapere che sta accompagnando la vicenda sin dal momento in cui si è verificato il disastro della funivia, lo scorso maggio, fino ad oggi. Le autorità israeliane, ha precisato l’Ambasciata, stanno seguendo questo triste caso e se ne occuperanno in collaborazione con l’Italia, a beneficio del minore e in conformità con la legge e le convenzioni internazionali pertinenti.

Inoltre, per Or Nirko, zio paterno del piccolo Eitan, serve una «soluzione politica» che potrebbe risolvere la situazione «in modo molto più rapido rispetto a quella giudiziaria». Lo zio ha parlato coi cronisti fuori dalla sua casa dove abita con la moglie, Aya Biran, tutrice legale del bambino. «Eitan è stato tolto brutalmente alle persone più vicine che aveva – ha detto – mia moglie doveva lasciare i suoi occhiali o un oggetto vicino a lui quando si allontanava per dimostrarle il suo affetto e che sarebbe tornata».