Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, intervistato da La Verità, ha affermato che “sono stato io, in una situazione di emergenza, a suggerire un governo di unità nazionale con Draghi presidente, governo al quale abbiamo votato la fiducia per ben 55 volte. Non ho dato nessuna spallata al presidente Draghi e questo lo sa bene lui e lo sa anche il capo dello Stato”.

Draghi

Berlusconi adesso vedrebbe bene Draghi o alla NATO o in Europa: “Certamente sarei favorevole al fatto che un italiano possa ricoprire un ruolo di primo piano in sede europea o atlantica. E lui ne ha tutti i titoli, e l’esperienza necessaria. Del resto sono stato io ad imporlo alla guida della BCE, a costo di un duro contrasto con Angela Merkel“.

Europa

A proposito, però, dei nuovi vincoli della Banca Centrale Europea e del ritorno del Patto di Stabilità, l’ex premier ha detto: “Non si tratta di dividere l’Europa ma di lavorare seriamente con il nostro Partito Popolare, per convincere i nostri partner europei a trovare soluzioni ragionevoli. L’esigenza di rigore nei conti noi la condividiamo, e naturalmente in Europa vogliamo rispettare le regole. Questo non significa che non si possa concordare con i partner una politica espansiva di cui non è soltanto l’Italia ad avere bisogno”.

Centrodestra

Il leader di FI ha detto che “non sarebbe corretto anticipare proposte della coalizione delle quali stiamo ancora ragionando con i nostri alleati. Posso parlare delle proposte di Forza Italia. Per noi la prima casa è sacra e non dovrà mai essere tassata. La riforma del catasto va bene solo se è funzionale a far emergere l’abusivismo, senza alcun aumento della tassazione. Sul fisco, come è noto la nostra proposta è la flat tax al 23 per cento per tutti, che non rende più convenienti l’evasione e l’elusione, e che faà ripartire l’economia e l’occupazione. Non solo: in tutti i 57 Paesi che l’hanno adottata, la flat tax ha generato un aumento del 30 per cento delle entrate perché genera sviluppo e fa emergere il PIL sommerso”.

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