La Food and Drug Administration (FDA, l’ente che negli USA si occupa dei farmaci) ha chiesto oggi, martedì 12 aprile, agli Stati di sospendere temporaneamente l’uso del vaccino anti Covid-19 di Johnson & Johnson dopo che sei persone hanno sviluppato un disturbo raro della coagulazione del sangue.

La FDA ha affermato che la raccomandazione è «per un’abbondanza di cautela». E ancora: «In questo momento, tali eventi avversi sembrano essere estremamente rari. La sicurezza del vaccino anti COVID-19 è una priorità assoluta per il governo federale e prendiamo molto sul serio tutte le segnalazioni dei problemi di salute a seguito della vaccinazione».

Tutti e sei i casi si sono verificati in donne di età compresa tra 18 e 48 anni, con sintomi che si sviluppavano da 6 a 13 giorni dopo avere ricevuto il farmaco. I medici, in genere, trattano questo tipo di coagulo sanguigno con l’eparina ma i regolatori sanitari hanno notato che potrebbe essere pericoloso e hanno raccomandato un trattamento diverso.

J&J (che ha già perso il 3% in Borsa) ha affermato in una dichiarazione che «nessuna relazione causale chiara» è stata identificata tra i coaguli di sangue e il vaccino, aggiungendo che sta lavorando a stretto contatto con le autorità di regolamentazione per valutare i dati.

La FDA, inoltre, ha affermato che le persone he ricevono il vaccino e «sviluppano forte mal di testa, dolore addominale, dolore alle gambe o mancanza di respiro entro tre settimane dalla vaccinazione devono contattare il proprio medico».

Domani, mercoledì 14 aprile, ci sarà una riunione straordinaria del CDC e la FDA sta continuando ad indagare sui casi.

A dare la notizia è stato il New York Times.

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