• Atteso il pronunciamento dell’Ema sul vaccino monodose
  • Andrea Costa, “In arrivo 8 milioni di dosi”
  • Il tema delle riaperture scuote il Governo nazionale

Il vaccino Johnson & Johnson doveva servire a dare una accelerata alla campagna vaccinale ma lo stop imposto dalle autorità Usa rischia di far saltare o rallentare i piani. Andrea Costa, sottosegretario alla Salute a 24 Mattino su Radio 24 auspica che già oggi l’Ema possa pronunciarsi sul caso del vaccino americano che sta facendo  discutere dopo alcuni decessi sospetti.

Vaccino  Johnson verso raccomandazione per over 60

“Ricordo che in questo trimestre sono in arrivo 8 milioni di dosi di questo vaccino che per noi rappresenta un’opportunità importante – afferma il viceministro -. Per quanto riguarda le previsioni delle dosi in arrivo entro giugno arriveranno 45 milioni di dosi tra cui 28 di Pfizer, e poi anche Moderna e J&J”. Se arrivasse una raccomandazione per l’uso solo negli over 60 sarebbe un problema per la campagna vaccinale ma “credo che sostanzialmente le dosi che devono arrivare ci permetteranno di procedere nella campagna vaccinale e di raggiungere l’obiettivo che ci siamo dati”, dice Costa.

“Obiettivo 500 mila vaccinazioni per inizio maggio”

“Ricordo che c’è stata una crescita delle dosi. A inizio della campagna, con il vecchio piano, si vaccinavano 60 mila persone oggi siamo quasi a 300 mila, quindi in un mese somministriamo 10 mln di dosi. Attendiamo con fiducia il pronunciamento di Ema e poi cercheremo di valutare l’utilizzo migliore per J&J. Resto convinto che possiamo arrivare all’obiettivo di 500 mila somministrazioni al giorno, se non per fine aprile per inizio maggio”.

Costa parla anche di riaperture

Il tema delle riaperture scuote il Governo nazionale in questi giorni in vista della Cabina di regia con le Regioni. “Sulle riaperture c’è bisogno di un cambio di passo, dobbiamo assumerci la responsabilità d’individuare delle date precise, io credo che già a fine mese ci siano le condizioni per riaprire alcune attività”. Queste le parole del sottosegretario alla Salute a 24 Mattino su Radio 24.

Bar e ristoranti verso la riapertura

“Bar, ristoranti all’aperto con distanziamento e con delle regole, penso che su questi settori una risposta si debba dare, c’è bisogno di far ripartire questo Paese. E poi c’è bisogno di programmare anche le riaperture per chi ha bisogno di più tempo per ripartire, perché ci sono attività che hanno bisogno di saperlo oggi, mi riferisco alle fiere ed al settore del turismo. Non possiamo attendere ancora c’è bisogno di un vero piano delle riaperture per dare quella discontinuità che abbiamo dato al piano vaccinale ma che non abbiamo ancora dato alle riaperture ed oggi ci sono le condizioni”.