La norma per la stabilizzazione degli Asu è inserita nell'articolo 57: "Norme in materia di stabilizzazione e fuoriuscita personale Asu"

La Cisl Fp ricorda che nel 2007 è stato sottoscritto un accordo sindacale secondo il quale, in fase di stabilizzazione del personale del suddetto bacino, nessun lavoratore avrebbe patito perdite dal punto di vista economico

Cgil, Cisl e Ul tornano a chiedere un incontro urgente all’assessore alla Famiglia e al presidente della V Commissione Legislativa dell’Ars

“Chiedo se questo elenco esista e in tal caso perché non sia stato reso pubblico - così Campo scrive al presidente della Regione e all’assessore per la Famiglia, le Politiche sociali e il Lavoro - e vista inoltre la grave emergenza sanitaria in atto, che venga valutata la possibilità di procedere ad una proroga della scadenza per la presentazione delle istanze almeno fin quando non sarà disponibile l’elenco".

“Le procedure per utilizzare i lavoratori Asu nei Beni culturali non sono state ancora avviate, nonostante la disposizione sia contenuta nella Finanziaria approvata a febbraio”. Lo segnalano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Valentina Zafarana e Giovanni Di Caro,

Protestano per tre giorni i lavoratori Asu in forze nei comuni di Giarre, Riposto, Zafferana Etnea e S. Alfio.

"Il Comune di Palermo, che non ha mai perso occasione, a parole, di dire quanto sia impegnato nella risoluzione della vertenza e che ha sempre presenziato ai tavoli con la ciliegina assessore Marano, ha formalizzato al tavolo il proprio diniego".

e dell'Assessore Ippolito, evidenzia la necessità di fare presto per assicurare un percorso di stabilizzazione certo per questa platea di lavoratori

"Adesso aspettiamo che l’Assessore al Lavoro convochi il tavolo tecnico, istituito appositamente già quasi 2 mesi fa, al quale presenteremo le nostre proposte per una soluzione della problematica" .

“Facciamo appello all’intera deputazione regionale – aggiungono – ricordando che i lavoratori Asu hanno diritto, ex lege, alla stabilizzazione e la Resais o altre società partecipate della Regione, rappresentano le realtà più idonee ad accogliere i soggetti in esubero”.

"Ci siamo rivolti alla magistratura per accertare le responsabilità dei dirigenti circa i mancati pagamenti dei lavoratori Asu della Regione Siciliana". Lo dicono Vito Sardo e Mario Mangrino, coordinatori del sindacato Csa del dipartimento Asu.

Il sindacato rende noto che l’Inps nazionale “ha sconfessato l’accordo sottoscritto tra la regione siciliana e la direzione regionale Inps che prevedeva il pagamento delle retribuzioni di dicembre attraverso i residui.

La Fp Cgil fa sapere che il "il dirigente ha assunto l’impegno di erogare entro il 10 di febbraio la retribuzione del mese di gennaio. Mentre per il pagamento del mese di dicembre l’assessorato al Lavoro ha confermato l’assenza di copertura finanziaria, problema  che si sta cercando di affrontare".

L'assessore Mangano ha inoltre comunicato di aver riaperto i termini per presentare le istanze per le agevolazioni in caso di fuoriuscita dal bacino ASU. "Abbiamo dato altri 45 giorni di tempo – ha spiegato l'assessore Mangano – per consentire a chi non l'aveva fatto prima di accedere a questa possibilità".

Oggi si è svolto un incontro con l'assessore regionale Carmencita Mangano.

"Mi auguro che si rimedi a tale situazione immediatamente - ha aggiunto -, altrimenti non farò mancare il mio supporto agli Asu nelle manifestazioni di protesta nella speranza che il Presidente della regione si ravveda e ponga fine al limbo in cui sono relegati questi lavoratori".

Per quanto riguarda invece i 251 LSU a carico del fondo Nazionale, è appena stato approvato in Giunta di Governo il Piano di fuoriuscita dei lavoratori socialmente utili, finanziati dal Fondo Sociale per l'Occupazione e la Formazione, così come concordato con il Ministero del Lavoro.

"Siamo precari da 20 anni, dagli anni '90 lavoriamo - dice Salvatori Di Blasi del sindacato Csa - nella pubblica amministrazione siciliana. Per lo Stato siamo lavoratori in nero legalizzati dallo Stato".

In pratica entro 180 giorni dalla pubblicazione della Finanziaria gli enti che utilizzano questo personale dovranno adottare gli atti per la fuoriuscita dal precariato e per il riconoscimento di titolo di preferenza nei concorsi da bandire.

"E’ bene ricordare – aggiunge il presidente dell'Ancisicilia Leoluca Orlando – che si tratta di personale che riveste un ruolo importante per il funzionamento degli enti locali".