Si dice che gli elefanti non dimentichino nulla, vanno sempre avanti portandosi dietro il peso della memoria. È l’elefante, infatti, il custode della memoria, ma anche degli istanti che aspettano di essere raccontati.

È proprio sul ricordo in prospettiva, ma anche sul tempo che scorre e su quello che arriverà, il libro di racconti Il tempo dell’elefante, di Leoluca Orlando, che apre la collana di letteratura Cronache di Palermo University Press. Il volume verrà presentato lunedì 2 marzo alle 17 al Museo delle Marionette, con Fabrizio Micari, Moni Ovadia e Andrea Le Moli. Modera Ninni Giuffrida. Sarà presenta l’autore.

Cronache è la collana di letteratura diretta da Ninni Giuffrida e Andrea Le Moli, che ricordano così la nascita del libro di Orlando: “Il 10 settembre 2019 l’Università di Palermo conferiva la laurea honoris causa in Scienze filosofiche e storiche ad Abraham B. Yehoshua, forse il più grande scrittore israeliano vivente. A conclusione della cerimonia – raccontano Le Moli e Giuffrida – Orlando fece riferimento ad un testo: raccolta di ricordi, pubblicato in tedesco, che riassumeva il suo rapporto con Palermo e la Sicilia nel corso degli anni. Qualcuno lanciò l’idea di pubblicarlo nella sua originaria versione italiana, per noi recepire la sollecitazione e collegarla al contesto in cui ci trovavamo fu un attimo”.

Ecco Claudio Abbado a Berlino, ecco il maxiprocesso e la polemica sciasciana sui professionisti dell’antimafia tante volte evocata. Ecco gli affetti privati, e in questa categoria risiede anche una Palermo che è insieme libertà e capestro. Storie di vita e di morte, di riscatto e di viaggi. Da cui ogni volta tornare a casa, con un elefante in dono.

È un libro fatto di tempo, in un certo modo paradossale perché scritto a conclusione di un’esperienza (i primi mandati di Orlando a Sindaco di Palermo), che non aveva certezza si rinnovasse ma che pure era nata guardando oltre se stessa, al futuro di quella terra sempre tutta da inventare che è la Sicilia.

Il tempo dell’elefante, il titolo di questa raccolta di racconti (la prima in Italiano) di Orlando, allude a molte cose. Dalla passione per la terra in cui ci si radica, al gusto di percorrere strade lontane e inconsuete. Dall’ostinazione con cui ci si schiera convinti delle proprie ragioni, alla pazienza come ingrediente indispensabile per condividere ruoli e contesti sociali.