Ultimo weekend per la Settimana delle Culture e come gran finale, in programma nella sua pagina ufficiale Facebook, venerdì 15 maggio, la visita virtuale a Villa Niscemi. Sarà Massimiliano Marafon Pecoraro a condurre i visitatori alla scoperta della residenza nobiliare, oggi sede di rappresentanza del Comune di Palermo: da vecchio baglio agricolo con una torre di guardia, nel 1666, la Villa sarà trasformata in una splendida struttura dai principi Valguarnera di Niscemi che la ereditano e la forniscono delle due terrazze disegnate da Niccolò Palma nel 1720.

Marafon Pecoraro ha recuperato progetti e tavole originali della Villa e la racconta attraverso i secoli: ricordando la “borghese” Maria Favara, figlia di un possidente, che salverà con la sua dote, la casata dei principi di Niscemi, visto che sposerà il garibaldino Corrado Valguarnera. Le due figure ispirarono un loro discendente, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, per la coppia di Angelica e Tancredi nel suo famoso romanzo. Ma Villa Niscemi ospiterà anche il giovane Fulco di Verdura prima della sua partenza per gli States dove sarebbe diventato uno straordinario designer di gioielli, adorato dalla buona società.

La Settimana delle Culture è migrata dunque sui social, pur mantenendo intatto il suo spirito: fino a domenica, ogni giorno alle 18,30, un appuntamento fisso con un preciso calendario costruito in collaborazione con Le Vie dei Tesori, Fondazione Sicilia, Teatro Biondo, Sole Luna Film Festival, The Brass Group, e con il patrocinio del Comune di Palermo.

Domani – dopo una visita alle 11 sulla piattaforma Zoom, all’Archivio Storico Comunale con la guida di Eliana Calandra – alle 18,30 Beatrice Monroy leggerà il racconto “Aurora e il passaggio del principe”; e lo storico dell’arte Anna Maria Ruta riscoprirà un artista a cavallo dei due secoli, a cui ha dedicato di recente una preziosa pubblicazione: Aleandro Terzi, “fermato” nel suo contributo figurativo alla Targa Florio. Chiude la giornata, la visita a Villa Niscemi.

Sabato (16 maggio), il racconto di Palermo al tempo della peste sarà affidato ad un narratore appassionato come Gaetano Basile. Poi il ventiseienne compositore, pianista e produttore nisseno Ciccio Leo, che presenterà tre pezzi inediti (a cura di Francesco Cammaleri). Alle 19.20, Ignazio Mortellaro proporrà un suo “dialogo” sullo straordinario affresco de Il Trionfo della Morte ospitato al Museo Abatellis (a cura della stessa Galleria regionale).

Domenica 17 maggio, si chiude con Il cuntu di Pilucani, 6 minuti a vertiginosa velocità nell’appassionata lingua “sciacquata nell’Oreto” di Salvo Piparo; segue un recital di Giuseppe Milici (armonica) e Antonio Zarcone (pianoforte). Tre pezzi in programma: “ Deborah’s Theme” dal film “C’era Una Volta In America”, “Sean Sean” da “Giù La Testa” e “ Gabriel’s Oboe” da “Mission”.

La Settimana delle Culture si congederà dal suo pubblico – in attesa della prossima edizione – con il saluto del suo presidente Salvo Viola che ringrazierà: “Tutti teatri, associazioni, enti, narratori, artisti, storici che hanno offerto il loro contributo per un edizione “strana” della Settimana delle Culture, ma non per questo meno appassionata nel suo racconto della città”.