Anche a Palermo in scena la protesta dei tassisti, nell’ambito dello sciopero nazionale, indetto dall’intero comparto che conte migliaia di lavoratori rimasti, in questi giorni, in attività ma senza clienti, visto il blocco agli spostamenti imposto dai Dpcm.  I tassisti chiedono diritto al lavoro e forme di aiuti economici a fronte delle spese da sostenere. In particolare, chiedono di essere inseriti dal Governo nelle categorie che potranno usufruire dei ristori ma anche di regole feree contro ogni forma di abusivismo. A Roma la manifestazione si svolge davanti al Ministero dell’Economia. A Palermo i tassisti si sono radunati e hanno incrociato le braccia a piazzale Giotto.

“Siamo qui per la categoria, per chiedere un bonus per la sopravvivenza della categoria. Siamo al collasso e non riusciamo a sostenere le spese”, dice un rappresentante sindacale. Analoga manifestazione, oltre che a Palermo, anche a Catania.  “Siamo qui perché vogliamo a tornare a fare il nostro lavoro – dice uno dei tassisti presenti alla manifestazione del Capoluogo siciliano – non chiediamo nulla di più visto che in questo momento ci è stato negato, chiediamo aiuto alle istituzioni. Stiamo lavorando ma nessuno usa il taxi visto il blocco imposto dal Dpcm“.

Nei giorni scorsi un’altra protesta dei taxi a Palermo per manifestare contro il ritardo dei ristori promessi dalle istituzioni regionali e nazionali. Decine di taxi si sono dati appuntamento il 28 ottobre in in piazza Indipendenza, dove hanno voluto richiamare l’attenzione di Palazzo dei Normanni e di Palazzo d’Orleans a colpi di clacson nei riguardi di una categoria duramente provata dalle norme anti Covid.