Mentre Musumeci protesta per le restrizioni contenute nel nuovo Dpcm del Governo nazionale, a Palermo compaiono striscioni di protesta contro il provvedimento. Striscioni davanti alle sedi istituzionali contro il nuovo Dpcm di ottobre, sono comparsi questa mattina in oltre 100 città in tutta Italia. Oltre che all’ingresso di prefetture, palazzi comunali, Municipi e Regioni, anche sui social network stanno circolando immagini degli striscioni che recitano “la vera emergenza è questo governo”. A firma dell’azione e degli striscioni semplicemente un tricolore, che rappresenta “alcuni italiani che non si arrendono”, come si definiscono gli organizzatori della protesta che hanno affisso striscioni da Roma a Milano, da Bolzano alla Puglia e perfino nelle isole.

Musumeci ha manifestato la propria contrarietà alle disposizioni del Dpcm a margine di una conferenza stampa di tutt’altra natura. “Non c’è coerenza. Non possiamo da un lato consentire che sull’aereo due persone sconosciute stiano una accanto all’altro e dall’altro imporre un limite di 30 persone per partecipare ad una cerimonia nuziale che di solito accade una sola volta nella vita”. La paura è di incidere negativamente e definitivamente su un intero settore produttivo sul quale la Sicila conta “Questo avviene proprio quando la Regione siciliana ha varato un bonus per le coppie che vogliono sposarsi. Abbiamo detto che il nostro parere era fortemente vincolato e abbiamo dato un paio di giorni al governo Conte per potere rimediare”.

“La vera emergenza – si legge in un comunicato stampa degli organizzatori della protesta a Palermo- è un governo nato da un inciucio e non votato dagli italiani, che per governare e per non dare la parola di nuovo ai cittadini preferisce terrorizzarli, imbavagliarli e metterli gli uni contro gli altri. Un governo abusivo che ha lasciato famiglie senza stipendi, che nonostante la crisi economica chiede tasse a imprese e commercianti, che ha millantato miliardi da Bruxelles con il Recovery Fund e che invece non ha ancora ricevuto un euro da quell’Unione Europea che non vede l’ora di farci firmare il MES per metterci la Troika in casa. Un governo che trova i soldi per sanare clandestini, che toglie le multe alle Ong ma continua a tassare gli italiani, un governo che ti impone la mascherina all’aperto, che ti dice in quanti puoi celebrare il tuo matrimonio o il tuo funerale per poi spalancare porti a centinaia di immigrati, gli stessi stipati e ammassati nei centri di accoglienza.