Erano partiti in tre. Uno solo ha raggiunto la meta anche se il mitico pandino è rimasto bloccato in Oriente. Adesso il chimico di Aragona Giovanni Cipolla seguito da migliaia di follower su Istagram pensa ad una seconda impresa: andare a riprendere il compagno di viaggio che ha macinato chilometri e chilometri.

Lui l’unico a portare a termine l’impresa è stato accolto come un vero e proprio divo di Hollywood, è Giovanni Cipolla. Il chimico di Aragona, è l’unico tra i tre temerari viaggiatori ad aver toccato meta.

Una scommessa nata per gioco cioè quella di arrivare a Pechino con il “pandino”. E’ cosi è stato, almeno per lui. Ad attenderlo più di mille persone, li dove tutto cominciò: la Taverna azzurra di Palermo.

Il suo viaggio è stato raccontato sui social grazie ad un profilo Instagram che è stato la finestra aperta sulla speciale avventura.
Da Palermo a Pechino ma senza il pandino, l’agrigentino fa partire una raccolta fondi.

Giovanni Cipolla ha percorso in tutto sedicimila chilometri attraversando: Grecia, Turchia. Georgia, Azerbaigian, Turkmenistan, Kazakistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Russia e Mongolia. La sua avventura ha rischiato di sgretolarsi sul più bello, il “pandino” era vicino al forfait. E’ in Cina che il chimico ha dato vita ad una raccolta fondi, un crowfinding che ha “salvato” il viaggio. Infatti, sono stati raccolti dei soldi per aiutate l’aragonese a concludere il viaggio e tornare a casa a bordo della sua fedele auto.

Lui, l’ha definita una sorta di “contro avventura”. Il viaggiatore è tornato a casa, accolto come una star e acclamato come il migliore dei vincitori. La “Taverna azzurra” è stata presa d’assalto da amici e parenti, ma anche da telecamere e curiosi, dopo quattro lunghi mesi Giovanni Cipolla è tornato a casa e lo ha fatto a bordo del suo fedele “pandino”.

Ecco cosa scrive Giovanni Cipolla su Istagram.
Io non credo negli oggetti, ma nel valore che con le nostre esperienze vi attribuiamo: se un pandino, la più comune, semplice ed umile delle auto è riuscito a raggiungere tra mille imprevisti l’altra parte del mondo senza mai mollare, è segno che davvero qualcosa di grande può essere alla portata di tutti.
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Mai domo ha scalato montagne, attraversato deserti e steppe, guadato fiumi e resistito a gelide nevi, ma nulla ha potuto contro l’astrusa burocrazia cinese; fedele e irriducibile fino alla fine, abbandonarlo adesso, in una cittadina sperduta della mongolia, sarebbe un vilipendio 😅 (vilipendio = grave offesa nei confronti di patria, istituzioni, eroi ecc..)!
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Io sono disposto a guidare indietro per riportarlo a casa, ma non ho i soldi per farlo.
Ho deciso di provare a lanciare una campagna di raccolta fondi per coprire le spese di viaggio, carburante, visti, dogane, assicurazioni, autostrade e ostelli.
Farò un tragitto molto più breve, solo attraverso la russia, in pochi giorni potrei essere in Italia, dove tutti noi potremmo rendere omaggio al vero eroe del viaggio.

La piattaforma web per la raccolta purtroppo accetta come minima donazione 5 euro, che per molti, studenti ad esempio, possono essere una cifra non trascurabile! Il mio consiglio è quello di provare a fare delle micro collette, tra coinquilini magari, in 3 o 4 persone a 5 euro ci si arriva facilmente.

In cambio, con tutti coloro che effettueranno una donazione condividerò il mio archivio personale delle foto del viaggio, online, attraverso la vostra email, (maggiori info nel link presente adesso nella descrizione del profilo della pagina) nel quale potrete visualizzare tutte le (anche quelle venute male) centinaia di foto scattate durante tutto il viaggio, badate, sono davvero tante 😁✌🏼.
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Nella descrizione del profilo adesso trovate il link diretto per le donazioni.
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