In occasione della Giornata Internazionale per l’aborto sicuro, gratuito e garantito le donne palermitane di Non una di meno-Palermo hanno dato vita ieri pomeriggio ad​ un importante momento pubblico di informazione e condivisione ove sono stati messi al centro il tema della contraccezione, dell’aborto e del diritto alla salute per le donne.

“CONTRACCEZIONE PER NON ABORTIRE, ABORTO SICURO PER DECIDERE!” è lo slogan che più volte a gran voce si è levato dalla piazza.

Distribuzione gratuita di contraccettivi e materiale informativo su come e dove ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza a Palermo, megafonaggio e momenti di confronto hanno caratterizzato l’appuntamento di ieri che si delinea quale importante manifestazione di resistenza delle donne palermitane, sempre pronte e vigili nel fronteggiare “i continui attacchi di un sistema maschilista e patriarcale“.

In Italia i dati relativi alle interruzioni volontarie di gravidanza sono allarmanti; frutto di una delle contraddizioni che la stessa legge 194 porta in sé – l’obiezione di coscienza- ​ e della mancata applicazione di parti fondamentali della legge che riguardano la sfera della prevenzione.

In Sicilia il tasso di obiezione di coscienza medio è all’87%, ciò significa che quasi 9 medici su 10 nell’isola sono obiettori, con picchi che arrivano al 97% della città di Messina.

“Questi dati – dicono le organizzatrici della manifestazione – affermano, in maniera netta e inequivocabile, ​ che ​ la libertà di scelta delle donne è costantemente minacciata e non contemplata dal sistema patriarcale in cui viviamo”.

Quasi sconosciuto alle donne e poco praticato è, poi, l’aborto farmacologico tramite la pillola RU486. Un metodo abortivo meno invasivo di quello chirurgico che solo in Italia prevede l’obbligo di ricovero in ospedale per 3 giorni e il limite alla 7° settimana di gestazione, condizioni che lo hanno reso meno accessibile. Ad agosto 2020 il Consiglio Superiore di Sanità, pubblicando le nuove linee guida, ha annullato l’obbligo di ricovero per l’assunzione della pillola Ru486 e ha allungato il periodo in cui si può ricorrere al farmaco fino alla 9° settimana di gravidanza. Tali direttive non sono però ancora operative.

La legge 194 viene completamente disattesa anche riguardo la gratuità della​ contraccezione ​che non viene garantita dalla Regione Sicilia e riguardo al ruolo dei consultori sul territorio.

“La disponibilità di contraccettivi gratuiti è condizione necessaria per assicurare il diritto alla procreazione responsabile, con ricadute importanti sulla salute delle donne.
Obiezione di coscienza, contraccezione non gratuita, smantellamento dei consultori sono tutti dispositivi che colpiscono la libertà di scelta soprattutto per le ​precarie, le più povere, le giovani e le migranti. Proprio per questo è importante pensare a momenti e occasioni ove poter organizzare e creare spazi di condivisione, ​ discussione, controinformazione. Momenti come quello di ieri rimettono al centro del dibattito pubblico la condizione della donna la cui libertà e il cui diritto all’autodeterminazione sono costantemente lesi e messi in discussione. Vi aspettiamo venerdì alle 18 presso la sede del circolo UAAR in via Bonello 39 per organizzare i prossimi appuntamenti ” affermano le donne palermitane di Non una di meno.