La notte di ferragosto tra la spiaggia di Ciammarita a Trappeto e Partinico c’è stata un’aggressione razzista con tanto di inseguimento, speronamento per la statale 113 contro un gruppo di minori migranti che aveva deciso di trascorrere la notte in spiaggia, come i loro coetanei italiani.

Per sette uomini e donne di  Partinico e Alcamo ritenuti i responsabili di questa caccia al migrante  il gip del Tribunale di Palermo Walter Turturici ha firmato dei provvedimenti cautelari. In carcere per Antonino Rossello, 40 anni, di Partinico; Roberto Vitale, 33 anni di Partinico, Salvatore Vitale, 49 anni, di Partinico, Emanuele Spitaleri, residente a Partinico, 37 anni. Ai domiciliari vanno Valentina Mattina, 28 anni di Partinico, Giacomo Vitale, di Alcamo, 71 anni e Rosa Inverga, 62 anni.

Sono tutti accusati di lesioni aggravate di avere agito con la finalità dell’odio etnico e razziale. Come hanno accertato le indagini coordinate dal pm Giorgia Spiri e condotte dai carabinieri della Compagnia di Partinico i sette insieme ad altri ancora da ricercare, avrebbero prima picchiato i migranti mentre la notte del 15 agosto si trovavano seduti su un muretto del lido di Ciammarita in attesa dell’educatrice per tornare in comunità.

Poi a bordo di alcune auto hanno inseguito il furgone Fiat Scudo speronandolo e bloccandolo .  “Neri di merda dovete morire entro stasera vi ammazziamo tutti, falli scendere – urlavano all’educatrice – che li porti in comunità tutti morti”.

Il mezzo della struttura è stato danneggiato . Urlando e puntando una pistola verso i ragazzi gli aggressori dicevano: “Scendete devo uccidete a tutti perché ho la pistola”. I ragazzi ospiti della struttura sono stati colpiti con bastoni di legno e mazze di ferro.