Pienone al Supercinema Multisala di Bagheria, venerdì 30 novembre, per la Prima Stagione Teatrale “Città di Bagheria”, organizzata dal dott. Angelo Di Salvo, Presidente dell’Associazione Culturale “La Scintilla”. La Compagnia Teatrale Dialettale di Vito Zappalà, rappresentava la commedia “Peppe ‘u scaricaturi” ovvero “Famiglia per bene”, scritta e interpretata dallo stesso Vito Zappalà.

Ambientata nel secondo dopoguerra, protagonista è una famiglia borghese formata dal padre, Don Peppe Chiarantà, (interpretato da Vito Zappalà), dalla madre, Maddalena (Teresa Zappalà) ex lavandaia che, raggiunto un certo benessere, grazie al duro lavoro e ai sacrifici del marito, ex scaricatore di porto, ha manie di grandezza e vorrebbe dare in sposa la bella figlia Lucetta (Aurora Padalino), al barone Filippo Brazzolini (Matteo Coffaro), anche se nobile decaduto.

L’altro figlio, Ciccino (Paride Zappalà), divenuto avvocato, ha reso felice il padre che, finalmente, ha visto realizzato quello che, da sempre, sperava. Intanto, Ciccino, vinta la sua prima, importante, causa decide di festeggiare l’evento in famiglia e con i colleghi avvocati. Purtroppo la gioia di quell’evento, ben presto si tramuta in tragedia, quando Don Peppe scopre che il figliolo tanto amato, ha disonorato la cameriera Pina (Rosangela Cannizzaro) che, rimasta orfana da entrambi i genitori, da piccola, era stata accolta in quella famiglia, che l’ha cresciuta e amata come una figlia; ma la vicenda si aggrava ulteriormente poichè Ciccino, per il nuovo ruolo che ha in società, rifiuta colei che in quell’amore aveva, invece, creduto e, pertanto, non intende assumersi le proprie responsabilità di marito e di futuro padre.

A questo punto, la povera Pina è decisa ad abbandonare quella famiglia e cercare un altro lavoro. Don Peppe, da padre amoroso, si trasforma in giudice inesorabile e, pur di ridare dignità alla povera ragazza, è disposto a cacciare via di casa il proprio figlio se non accetta di sposare Pina; e questa è la scena più drammatica della commedia perché in un momento d’ira, Don Peppe si scaglia contro il figlio cercando di strangolarlo e gridando, “meglio un figlio ignorante, ma onesto!” (scena, questa, che vale un intero corso di recitazione, ndr).

Ma un finale imprevedibile, fortunatamente, metterà ogni cosa al proprio posto. Ovviamente nella commedia ci sono anche scene spassose grazie alla presenza della grande attrice Teresa Zappalà che ben interpreta la neo ricca storpiando le parole con gran divertimento del pubblico o i duetti tra Don Peppe e l’amico Angelo.

Ottima, infatti, anche la caratterizzazione che Calogero Spina fa di Angelo, grande bevitore di vino, ex compagno di lavoro di Don Peppe e suo grande amico. Chiarito tutto, la famiglia Chiarantà si appresta a festeggiare due matrimoni: Pina con l’avv. Ciccino e Lucetta col barone Brazzolini, con gran gioia di mamma Maddalena che, finalmente, diventerà… baronessa! Regia e direzione artistica di Vito Zappalà. Alla fonica, Donato Zappalà.

(foto di Filippo Iaria)