Teatro, musica, danza e spettacoli per bambini con uno sguardo solidale rivolto alle famiglie del quartiere Capo. Parte ufficialmente la nona stagione del Teatro alla Guilla di Palermo, nel cuore del mercato storico del Capo, con la direzione artistica dell’attore e regista da Valerio Strati. Appuntamento venerdì 29 novembre alle 21 con il concerto jazz “Looner” di Fabrizio Brusca (chitarra) e Marco Grillo (chitarra).

Obiettivo dei musicisti è concentrarsi sull’aspetto orchestrale, timbrico, compositivo e improvvisativo del duo di chitarra. Oltre a presentare composizioni originali, il duo propone musiche di grandi compositori che hanno fortemente contribuito all’evoluzione della storia del jazz contemporaneo. Parte del concerto è dedicato alla musica brasiliana di Bandolim, Antonio Carlos Jobim, Milton Nascimento e Toninho Horta. Uno spazio, legato più all’improvvisazione e all’interplay dei due musicisti, è quello degli standard jazz firmati da Duke Ellington, Jule Styne, Miles Davis, solo per citarne alcuni.

Ma la nuova stagione della Guilla accoglie anche tante prime teatrali e di danza. Per il teatro “Fiato di mamma”, il 17 e 18 gennaio, sempre di e con Sandro Dieli. Un uomo parla alla madre ammalata, silenziosa e ormai priva di coscienza apparente. L’uomo l’accudisce da anni e probabilmente da anni si trascina questo monologo del figlio con la madre. Lo spettacolo racconta il confronto tra malattia e accudimento, tra vita e morte in quel confine sottile in cui non è più chiaro chi soffra e chi no. A seguire, il 7 e l’8 febbraio, “La parte mancante dell’angelo”, scritto e diretto da Domenico Bravo con Giada Baiamonte.

La storia vera di un’omosessualità in un tempo e in una regione difficile dove è impossibile rivelarsi e pensare di fare outing, all’interno di vincoli familiari considerati sacri e inviolabili. E il 17 aprile “Una spina nella carne” di e con Francesca Ritrovato e le musiche dal vivo del cantautore calabrese Fabio Macagnino che racconta le storie tratte dalle vecchie cartelle cliniche dei pazienti dell’ospedale psichiatrico di Girifalco in Calabria.

Per la danza, sezione curata dalla danzatrice Silvia Giuffrè, invece, come prime in calendario, c’è “Solo” di e con Carlomauro Maggiore e le musiche di Giuseppe Rizzo.

“Continuiamo a proporre nuovi progetti che hanno difficoltà a veder luce in altri luoghi o spettacoli già visti che meritano una seconda visione – dice Valerio Strati – Il Teatro alla Guilla è un luogo dove mettere in scena quello che si vede meno in altri contesti. Senza dimenticare il quartiere Capo e il rapporto che continuiamo a cercare di creare con il territorio. Attraverso l’arte e la solidarietà, per esempio”.

Il cartellone va avanti fino al 30 maggio. C’è anche Rosario Palazzolo con il suo “Ciò che accadde all’improvviso”, dal 6 all’8 dicembre. In scena accanto allo stesso Palazzolo, Francesco Gulizzi e Anton Giulio Pandolfo. E c’è Giuseppe Massa con “Miracolo”, il 21 e il 22 febbraio, che vede in scena Glory Arekekhuegbe, Gabriele Cicirello e Paolo Di Piazza. Ritorna lo spettacolo “Alle spalle, la vita”, il 13 e il 14 marzo, scritto e diretto da Domenico Bravo e con Bravo e Valerio Strati. “Mi abbandono” con Alessandra Pizzullo e Valentina Barresi. E ancora per la musica, il 13 dicembre, “Duende gitano” con Floriana Patti. E per la danza ancora: “Shame in Italy diritti? No, grazie!” di e con Simona Argentieri il 27 e il 28 marzo e “Lo spaventapasseri” di e con Daniele Marranca e Irénée Blin il 29 e il 30 maggio.

Anche quest’anno la Guilla propone la formula del “Pane e teatro” con una serie di serate solidali in cui il pubblico invece di pagare un biglietto porta a teatro dei generi alimentari da donare alle famiglie bisognose del quartiere, tramite le associazioni attive sul territorio.