Continua la programmazione della Prima Rassegna Teatrale “Città di Bagheria”, ideata dal dott. Angelo Di Salvo, Presidente dell’Associazione Culturale “La Scintilla”.

Venerdi 18 gennaio, alle ore 21:00, infatti, presso il Supercinema Multisala, si rappresenterà, “Alta infedeltà”, commedia brillante di Federica Susini, messa in scena dalla nota Compagnia “TdS” Teatro dei Saitta di Catania, per la regia di Eduardo Saitta. Protagonisti sono Marco e Luca due amici che condividono lavoro, hobby e passioni; il primo è sposato con Diletta, l’altro è single.

Diletta sta per partire con Vera, la sua più cara amica, per un fine settimana di vacanza.ed è proprio questa temporanea assenza della moglie che induce Marco a tentare di conquistare la più bella donna della città. Marco, con la complicità di Luca, che ha sempre avuto un debole, mai confessato, per Diletta, fa pervenire in casa di Samantha Geraci un pacco contenente un bracciale ed una rosa, accompagnati da un biglietto con una dedica molto audace firmandolo solamente con “io”, proprio per incuriosire l’affascinante donna. Per un caso fortuito, però, Diletta rientra prima del previsto e nota sul tavolo il pacco destinato a Samantha ma, soprattutto, è colpita dal biglietto firmato con un solo “io” e cerca di sapere chi l’abbia inviato.

Improvvisamente rientra Marco e accorgendosi che la moglie ha visto il pacco, strategicamente, le chiede a che ora è prevista, la partenza per il giorno dopo e quando Diletta risponde che non partirà più il povero Marco entra in crisi… Inevitabili, a questo punto, una serie di appuntamenti, appostamenti… intrecci amorosi, tradimenti, corteggiamenti, paradossi, fino ad arrivare ad un finale in cui regna sovrana… l’alta infedeltà. Situazioni che ci ricordano le opere teatrali di Georges Feydeau caratterizzate dal ritmo quasi frenetico e basate sulla “matematica” dell’effetto comico. L’attore e regista Eduardo Saitta, nelle sue note, tra l’altro, scrive: ”L’alta infedeltà è un fatto di tutti i giorni, e di un fatto di tutti i giorni parla “Alta infedelta’”.

In se però il testo ha tante sfaccettature diverse, caratteristiche esilaranti che rendo la piéce originale. Durante il lavoro di regia ho lavorato in particolare sul “passato” di ogni personaggio, sul suo vissuto; lo spettatore dal momento in cui si apre il sipario e fino a quando non si chiude conosce quei personaggi, il loro carattere, ma non ne conosce appunto il passato. Tuttavia solo attraverso la descrizione del trascorso possiamo vivere a pieno una storia… Ho voluto costruire uno spettacolo veloce sin dalle prime battute per catturare immediatamente il pubblico, senza battute “grasse” ma con soluzioni d’ingegno pensate per divertire di gusto la platea. In fondo nel teatro, come nella vita basta dare il giusto peso alle parole, ai gesti perché questi possano sortire l’effetto voluto. In una parola alta infedeltà è, prima di tutto,…semplicità.