Altri due sbarchi di migranti sono avvenuti ieri sera a Lampedusa, dove l’hot spot è già pieno. Un barcone con 72 profughi e un altro con 64 sono approdati sull’isola.

I 136 migranti si trovano attualmente sul molo Favaloro, dove sono state allestite anche le tende per il pre triage per l’emergenza coronavirus, in attesa che venga decisa la loro destinazione. Sia il sindaco dell’isola Totò Martello che il Governatore della Sicilia Nello Musumeci hanno sollecitato l’invio di una nave davanti le coste di Lampedusa dove trasferire i migranti per la quarantena.

Intanto sempre ieri sono iniziate le operazioni di sbarco dei migranti dalla nave Rubattino della Tirrenia dei migranti salvati dalla nave Alan Kurdi, della ong Sea-Eye, e di quelli della Aita Mari che hanno completato la quarantena.

Con l’ingresso nel porto di Palermo finisce la il periodo precauzionale di due settimane in mare dopo l’arrivo per i 183 in tutto, tra cui due donne e 33 minori non accompagnati.

Il trasbordo sulla Rubattino – la nave quarantena individuata dal Governo su cui trascorrere la quarantena in rada – avvenne il 17 aprile scorso per i migranti della Alan Kurdi, qualche giorno dopo per quelli dell’Aita Mari.

A bordo – assistiti da personale della Croce Rossa Italiana – i migranti sono stati visitati e sottoposti anche al tampone per il coronavirus: tutti sono risultati negativi. Dalla nave sono scesi i primi 16 minori adesso dovranno lasciare il traghetto gli altri minori. Le operazioni di sbarco procederanno fino a tardi questa sera poi riprenderanno domani.

Per il sindaco di Palermo Leoluca Orlando “Il completamento del periodo di quarantena, ed oggi dello sbarco dei  naufraghi che erano stati salvati dalla Alan Kurdi, insieme all’equipaggio di quest’ultima imbarcazione, confermano che è possibile coniugare i diritti, primi fra tutti il diritto alla vita dei naufraghi, con il diritto alla salute e alla tutela sanitaria per le comunità che li accolgono.

Lo sbarco effettuato al termine di una quarantena durante la quale i naufraghi e l’equipaggio sono stati sottoposti alle necessarie verifiche dello stato di salute anche con riferimento al Covid19, ha mostrato che anche in una situazione eccezionale come quella vissuta dalla Sicilia in queste settimane è possibile restare umani, mantenere  l’impegno delle istituzioni entro i giusti ambiti formali e sostanziali di rispetto di ogni diritto”.

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