Oggi il sindaco Leoluca Orlando, presidente Anci Sicilia, presente a Roma al Consiglio nazionale dell’Anci. Che ha indetto una manifestazione, a cui hanno aderito circa 600 sindaci italiani, per condividere una serie di proposte normative da presentare al Governo e al Parlamento.

“Chiediamo rispetto”

“Dignità per i sindaci e dignità per i cittadini. I sindaci – ha detto Orlando – sono responsabili delle amministrazioni comunali e componenti della Repubblica insieme alle Regioni e allo Stato e non possono essere destinatari di un contributo ogni tanto. Chiediamo rispetto e di non essere chiamati a rispondere per responsabilità di altri. Non chiediamo impunità ma che si applichi il principio della responsabilità personale”.

“Non si faccia pagare ai sindaci responsabilità altrui”

“Inoltre – aggiunge il primo cittadino di Palermo – insieme a tutti i Sindaci, diciamo che il federalismo è fallito, che bisogna tornare alla finanza derivata. Lo Stato, specialmente in Sicilia, si faccia carico di quel sistema di riscossione che dipende proprio dallo Stato. Il comune di Palermo ha dato un miliardo di imposte da incassare, ricevendone in cambio, accertata l’evasione, solo 300 milioni. La differenza, dunque, sia a carico dell’Agenzia dell’entrate. Cediamo questo credito allo Stato, non importa la percentuale, ma non si facciano pagare ai sindaci e ai comuni le responsabilità che dipendono proprio dallo Stato”, ha concluso Orlando.

Il video

Buchi nei conti

Al Comune di Palermo i conti non tornano e più volte il sindaco Orlando e la sua giunta hanno espresso la volontà di inserire la Tari nella bolletta dell’energia elettrica, come già avviene per il canone Rai, dal momento che l’evasione della Tari a Palermo è ancora altissima.

La delibera della giunta è stata inviata anche alla Regione e alla Corte dei Conti ma la decisione definitiva dipende solo da Roma. L’idea del sindaco divide però il consiglio comunale e non trova d’accordo gli esercenti.

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