Gli agenti della squadra mobile di Palermo gli hanno notificato un’ordinanza cautelare in carcere lo scorso 30 marzo. E’ finito in carcere Marcello Grasso, 70 anni, uno dei neuropsichiatri più stimati della Sicilia, impegnato da sempre ad aiutare tossicodipendenti e donne in difficoltà.

E’ accusato di “violenza sessuale aggravata” nei confronti di una paziente. Marcello Grasso è fratello dell’ex procuratore nazionale antimafia e presidente del Senato.

Il provvedimento è del gip Clelia Maltese. Le indagini condotte dalla squadra mobile sono state coordinate dal pool antiviolenze coordinato dal procuratore aggiunto Laura Vaccaro, uno dei vice del procuratore Lo Voi.

“Stiamo già facendo indagini difensive – dice l’avvocato Vincenzo Lo Re – sentendo alcune ex pazienti del dottor Grasso. Emerge il ritratto di un medico irreprensibile”.

A fare scattare le indagini la denuncia di una giovane donna che a febbraio ha interrotto la terapia con il dottore, e dopo qualche giorno si è presentata alla polizia.

C’è anche un dettaglio che non trova spiegazioni e collocazione: la donna avrebbe indossato un costume di burlesque e dopo sarebbero arrivate le violenze ma non si riesce a contestualizzare questi fatti.

Il professionista è stato già interrogato dal giudice, che ha ribadito la misura in carcere. Dice l’avvocato Vincenzo Lo Re, difensore del medico: “Il dottore Grasso ha lavorato per 40 anni in strutture pubbliche e poi privatamente e mai nessuna paziente si è lamentata per alcunché. È un dato che deve far riflettere. Lui peraltro non si è trincerato dietro la facoltà di non rispondere – prosegue il legale – ma ha risposto a tutte le domande del giudice. E non ha screditato l’ex paziente, ma ha fornito argomentazioni logiche per offrire una diversa ricostruzione dei fatti”.

I poliziotti della Squadra mobile hanno piazzato una telecamera nello studio di Marcello Grasso, per verificare eventuali nuovi episodi. Nell’ordinanza di custodia si fa cenno a un incontro con un’altra paziente, in una stanza adiacente. Incontro che la telecamera non riprende: dopo, però, c’è un dialogo fra i due, che viene ritenuto dai magistrati un “riscontro” alla “condotta” del dottor Grasso. Anche gli investigatori della polizia, così come la difesa, stanno convocando in questi giorni alcune ex pazienti

Articoli correlati