La Polizia di Stato ha arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il tribunale  di Palermo Angelo Altieri, 32 anni, accusato di essere l’autore di ben otto furti ai danni di altrettanti esercizi commerciali a Palermo in dal 30 aprile 2018 ed il 3 aprile 2019. L’uomo sarebbe uno dei componenti della banda spacca vetrine che ha messo a segni diversi colpi in città.

Determinante nel corso delle indagini l’analisi delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza degli esercizi colpiti o di quelli nelle loro vicinanze. L’uomo sarebbe stato riconosciuto anche perché la sua andatura claudicante.

Ad accomunare i diversi colpi, il medesimo modus operandi del suo autore: i furti sono stati commessi sempre in ore notturne da un soggetto che talora si accompagnava ad altri complici ed erano il più delle volte finalizzati alla ricerca del denaro contenuto nei registratori di cassa; l’uomo, riconoscibile peraltro dalla sua particolare andatura, durante la notte, dopo aver infranto le vetrine degli esercizi servendosi di grosse mazze e martelli o, in qualche caso forzando la porta di ingresso, si introduceva nei locali e si impossessava  del denaro o di altri beni presenti.

A chiudere il cerchio su Altieri gli Agenti del Commissariato di P.S. “Centro”, attraverso lo svolgimento di laboriose indagini, attraverso efficaci tecniche investigative che nulla hanno lasciato al caso. L’analisi compiuta dagli investigatori di ogni singolo “colpo” e dettaglio ha consentito di attribuire gli otto furti al malvivente palermitano, perlatro soggetto loro già noto per i suoi precedenti in materia di reati predatori.

L’attività di analisi e di comparazione delle immagini dei furti ha consentito così di identificare in maniera univoca l’autore dei delitti, riconosciuto con chiarezza dagli agenti nei fotogrammi.

A corroborare le ipotesi investigative dei poliziotti del Commissariato Centro ed il riconoscimento da parte loro di Altieri, anche le risultanze dell’esame del DNA effettuato dai tecnici dell Gabinetto di Polizia Scientifica di Palermo su alcune impronte prelevate dalla superficie  esterna di un’imposta di un locale derubato.

A completare il quadro anche l’ulteriore circostanza che l’escalation di furti in danno dei locali del centro storico si era interrotta nel periodo in cui l’Altieri stava scontando un periodo di detenzione in carcere, tra i mesi di luglio 2018 e gennaio 2019.

Ulteriori indagini sono in corso per risalire all’identità dei complici del malvivente.

 

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