“Palermo è anche capitale italiana della birra”, ha sottolineato il sindaco Leoluca Orlando durante la presentazione, a Palazzo delle Aquile, della terza edizione del “Beer Bubbles”, il Festival della Birra, in programma a Palermo dal 7 al 9 giugno, in via Maqueda, dai Quattro Canti fino a via Torino. Per l’occasione, nel periodo in cui si svolgerà l’evento inserito in “Palermo Capitale della Cultura”, la strada sarà chiusa dalle 12 fino a mezzanotte.

“Per la prima volta questa parte della città diventa pedonale – continua il Sindaco – e “Beer Bubbles” rappresenta il progetto migliore per lanciare questa iniziativa. Dal 7 giugno si potrà attraversare il cuore di Palermo passando dal Monastero di Clausura di Santa Caterina, a piazza Bellini, con la ‘Macchina dei Sogni’ di Cuticchio, per poi passare al Festival della birra lungo l’antico Cassaro, fino a raggiungere ‘Una marina di libri’ all’Orto Botanico. Ci sarà anche il Premio Nobel per la Letteratura, Wole Soyinka, che porterò a bere una birra per mostrargli come lavorano i nostri giovani imprenditori alle prese con un’attività difficile e modernissima”.

“Beer Bubbles”, appuntamento ormai fisso per gli esperti e gli appassionati del settore, ha portato a Palermo 20 birrifici artigianali, presentando alcune tra le aziende emergenti del settore, 10 realtà “made in Sicily” e le maggiori “Brewing Company” nazionali e internazionali. Si parte dai palermitani di Ballarak, la cui produzione è nata nel 2016 proprio a Ballarò, fino ai big americani di Rogue, che esportano 17 tipi di birre in tutto il mondo, e gli scozzesi di Brew Dog, colosso creato nel 2007 con un’azienda che conta mille dipendenti.

“Il Festival – dice Alessia Billitteri, responsabile dell’organizzazione – ha un respiro internazionale, grazie alla presenza di due tra i più affermati birrifici a livello mondiale. Ma ci saranno anche aziende come East Side, CanediGuerra, Manerba, Birrificio Pontino, La Fabbrica della Birra Perugia, Birrificio Italiano, La Casa di Cura e Jungle Juice che rappresentano il meglio della produzione nazionale. Apriremo ovviamente una lente di ingrandimento sui birrifici regionali, motivo per cui è nato “Beer Bubbles”, cioè per dare visibilità ai marchi della nostra terra e al coraggio di tanti giovani che hanno deciso di investire in Sicilia in questo settore”.

Oltre alla degustazione di oltre 150 birre, ci sarà spazio anche per assaporare lo street food con i 10 stand gastronomici posizionati lungo il percorso, creando così una vera e propria cittadella del gusto così come ha immaginato Bauhaus Ev, che ha realizzato la manifestazione sponsorizzata da Auto System, in collaborazione con Trenitalia, Extra Hop e il Comune di Palermo.

Nei giorni del Festival, all’interno del salotto cittadino nel cuore del “Percorso Arabo-Normanno”, andranno in scena spettacoli musicali e esibizioni di artisti da strada. Le performance, a partire dalle 19, saranno a base di musica (rigorosamente acustica per non disturbare i residenti) e di acrobazie in stile circense. Un tocco in più per rendere indimenticabile la visita al “Beer Bubbles” in una zona di Palermo, quella dell’Alberghiera e del mercato di Ballarò che, per la prima volta, viene valorizzata e messa a regime anche dal punto di vista economico.

“Questa manifestazione – ha spiegato il vice sindaco Sergio Marino – è sostenibile con l’ambiente e coincide con il nostro desiderio di rendere la città sempre più vivibile e a misura d’uomo. Ci fa piacere che il settore della birra sia in crescita, così come è importante che i birrifici “made in Sicily” vogliano riscoprire gli ingredienti della tradizione, come la manna, per rilanciare le Madonie”.

Non meno importanti, e interessanti, saranno i laboratori, ovviamente, sul tema della birra che sono stati allestiti nei locali di “Cinematocasa” di via Maqueda. Le conferenze sono gratuite (è richiesta la prenotazione) coinvolgeranno tecnici ed esperti del settore e rappresentanti delle associazioni di categoria. Sabato 9 giugno, dalle 15 alle 18, il Festival aprirà anche un “contest” dedicato agli “Homebrewers” (produttori di birra casalinghi) con una giuria di professionisti che si confronterà e giudicherà i prodotti in concorso.