Rimuovere le carcasse degli animali presenti nelle celle frigoriferie del canile municipale. Questa è la priorità espressa dall’assessore alle Attività Sociali del Comune di Palermo Rosi Pennino, in visita questa mattina nella struttura del capoluogo siciliano. Un sopralluogo resosi necessario dalle ataviche criticità vissute dall’impianto cittadino.

Pennino: “Priorità togliere carcasse animali dalle celle”

Problemi riconosciuti dall’esponente della Giunta di Roberto Lagalla, la quale si è focalizzata sulle emergenze da risolvere con priorità. “Era una visita in programma. L’ho voluta accelerare a causa dell’emergenza legata alla presenza di carcasse animali all’interno delle celle frigorifere. Ci siamo mossi in armonia con la visione del sindaco, ovvero intervenire tempestivamente sui problemi”.

“Ereditiamo situazione difficile”

Una situazione difficile, quella della struttura comunale, le cui criticità vengono attribuite ad un quadro di lungo corso. “Ereditiamo – spiega la Pennino – una condizione del canile multiproblematica. L’obiettivo è risolvere prima di tutto le emergenze. Dai permessi di rilascio del Suap legati alla Scia, di modo da poter aprire anche la parte attualmente chiusa del canile, al macchinario che consente di effettuare in loco le radiografie guasto ormai da anni, fino all’area da rendere operativa, legata allo sgambamento”.

I numeri del canile municipale

Un’emergenza sulla quale l’assessore Pennino fa inoltre il punto della situazione, snocciolando i numeri che riguardano i canali municipali. “Manca il Direttore amministrativo, figura strategica per mettere a sistema strategica le funzioni Asp. Al Presidio Sanitario ci sono circa settanta cani, di cui venticinque cuccioli. All’ex mattatoio ci sono invece 190 cani. Attualmente, i costi complessivi della struttura ammontano ad oltre un milione di euro. Uscite finanziarie comprensive delle spese di funzionamento e del personale.”.

Stato di cose sul quale l’esponente della Giunta Lagalla annuncia degli interventi. “Riorganizzare la struttura, renderla più efficiente, individuarne la guida, risolverne le criticità, metterla a sistema condividendo percorsi con il mondo dell’associazionismo e del volontariato, potenziando l’azione sociale legata alle campagne di adozioni”.