Il gip ha confermato la custodia cautelare in carcere per le sei donne arrestate giovedì scorso nell’inchiesta “Riposi amari” sui presunti maltrattamenti nella casa di riposo “Bell’Aurora” di via Emerico Amari a Palermo.

Il gip Fabio Pilato ha infatti rigettato le richieste avanzate da alcuni dei difensori dopo gli interrogatori per la sostituzione della misura cautelare. Le indagini del nucleo della guardia finanza diretto  guidati dal colonnello Gianluca Angelini e coordinate dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e del sostituto Anna Battaglia, hanno retto al vaglio del giudice.

 

Le donne sono accusate a vario titolo di maltrattamenti aggravati in danno degli anziani ospiti della struttura, di bancarotta fraudolenta, riciclaggio ed autoriciclaggio in relazione alle vicende societarie dell’azienda.

Restano dunque in carcere Maria Cristina Catalano,titolare di fatto dell’ospizio, difesa dall’avvocato Maurizio Piazza, che aveva confessato, anche Antonina Di Liberto e Rosaria Florio, assistite dall’avvocato Maria Rosa Salemi. Pure loro hanno ammesso le loro responsabilità davanti al giudice. Confermata la reclusione in cella anche per Valeria La Barbera, assistita dagli avvocati Manuela Fazio ed Emilio Tripodi, Vincenza Bruno, difesa dall’avvocato Tiziana Staropoli e Anna Monti, assistita dall’avvocato Giovanni Aurilio.

Le ultime due si erano avvalse della facoltà di non rispondere alle domande del gip.

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