• Classifica ICityRank 2021, Palermo avanza di una posizione.
  • Orlando: “Palermo protagonista di eccellenza nel percorso di digitalizzazione del sistema Italia”
  • Firenze, Milano e Bologna nel podio. Palermo al 12° posto cresce, ultima Enna al 107° posto.

Svolta digitale per Palermo. Il Capoluogo siciliano è tra le migliori città d’Italia, e conquista il 12° posto, avanzando di una posizione nella classifica delle città digitali “ICity Rank 2021“, pubblicata ieri. Firenze, Milano e Bologna nel podio. Ultima Enna al 107° posto.

1° posto sugli open data

Inoltre, all’interno del Report, formulato da ForumPA e Enel X, Palermo si colloca come 1^ in classifica per quanto concerne gli Open Data, 9^ per i Servizi Online e 5^ per Accessibilità.

Soddisfatto il sindaco Orlando: “Palermo protagonista”

“Si tratta di un risultato che certifica il buon lavoro svolto in questi anni – dichiara il sindaco Leoluca Orlando -. Palermo è adesso tra i Comuni italiani protagonista di eccellenza nel percorso di digitalizzazione del sistema Italia. Occorre andare avanti per cogliere opportunità e innovazioni e rendere sempre più efficaci e accessibili i servizi ai cittadini”.

“Palermo – afferma l’assessore Paolo Petralia Camassa – prosegue nel suo cammino verso una digitalizzazione completa dei servizi a beneficio del cittadino. Semplificazione e accessibilità sono state le due parole chiave del percorso degli ultimi due anni, in cui siamo passati dalla 77^ posizione del 2019 alla 12^ nel 2021. Un importante risultato, ottenuto grazie al grande lavoro della SISPI e dell’Ufficio Innovazione che ringrazio, che ci consente di alzare ancora di più l’asticella per puntare ad una digitalizzazione ancora più estesa e che semplifichi l’accesso ai cittadini”.

La classifica

La classifica delle città digitali ICity Rank 2021 è stata pubblicata ieri. L’esperienza della pandemia nel 2020 ha spinto la trasformazione digitale delle città italiane in modo generalizzato, ma sono le amministrazioni che già negli anni passati avevano avviato radicali processi di innovazione a mostrare oggi i risultati migliori.

Nel 2021 Firenze si conferma per il secondo anno consecutivo il capoluogo più digitale d’Italia, seguita da Milano (al secondo posto) e Bologna (al terzo), con Roma Capitale, Modena, Bergamo (a pari merito al quarto posto), Torino, Trento, Cagliari, Parma a chiudere la top ten. Sono i risultati di ICity Rank 2021, l’indagine sulla digitalizzazione delle città italiane di FPA, società del gruppo DIGITAL360, presentata questa mattina in occasione di FORUM PA Città.

La ricerca valuta il posizionamento dei comuni capoluogo nell’indice di trasformazione digitale, ottenuto dalla media aritmetica di 8 indici settoriali (disponibilità online dei servizi pubblici, disponibilità di app di pubblica utilità, integrazione delle piattaforme digitali, utilizzo dei social media, rilascio degli open data, trasparenza, implementazione di reti Wi-Fi pubbliche e diffusione di tecnologie di rete), frutto della sintesi di 36 indicatori basati su 130 variabili e circa 14.000 dati elementari quasi interamente frutto di rilevazioni di FPA realizzate nell’anno in corso.

Palermo al 12° posto su 107

Subito dopo le prime dieci città, troviamo in graduatoria una serie di comuni: Reggio Emilia, Palermo, Venezia, Pisa, Genova, Rimini, Brescia, Cremona, Prato, Bari, Bolzano e Verona, che si distinguono per il fatto di avere ottenuto buoni risultati e posizionamenti in tutti gli indici settoriali oggetto della ricerca.

È questa “innovazione di sistema” l’elemento che identifica le “città digitali”, come sottolinea Gianni Dominici, Direttore generale di FPA: “Le prime 22 città della classifica sono le ‘città digitali’, quelle che utilizzano in modo diffuso, organico e continuativo le nuove tecnologie nelle attività amministrative, nell’erogazione dei servizi, nella raccolta ed elaborazione dati, nell’informazione, nella comunicazione e nella partecipazione. Sono città che possono diventare ‘piattaforma’, creando le condizioni per lo sviluppo economico e sociale dei loro territori grazie al digitale. Nel gruppo più avanzato si trovano soprattutto grandi città del Nord, ma non mancano eccezioni di piccole dimensioni, come Pisa o Cremona, e alcune città del Sud, come Cagliari, Palermo o Bari, che dimostrano come un uso sapiente del digitale possa modificare le tradizionali geografie dell’innovazione”.

La classifica: Enna ultima in Italia

Dopo le prime 22 città, troviamo una fascia intermedia in cui si colloca la maggioranza dei capoluoghi italiani, città che alternano posizionamenti alti o bassi a seconda dei settori: qui troviamo Pavia (23° posto), Siena (24°), Piacenza (25°), Napoli (26°), Lecce (27°), Vicenza (28°), Padova (29°), Ravenna (30°) e via via circa 60 città “in evoluzione” nel percorso di trasformazione digitale, che è plausibile possano migliorare le performance con relativa facilità. In coda, invece, una ventina di capoluoghi in ritardo in quasi tutti gli indicatori: chiudono la classifica Caltanissetta (88° posto), Potenza (89°), Fermo e Teramo (90°), Chieti (93°), Catanzaro (94°), Crotone e Benevento (95°), Cosenza e Rieti (97°), Trapani (99°), Caserta (100°), Nuoro (101°), Foggia (102°), Agrigento (103°), Avellino (104°), Carbonia (105°), Isernia (106°) e la maglia nera Enna al 107°.

“Entriamo nella fase di attuazione del PNRR che ha definito una visione strategica del futuro fondata sulla trasformazione digitale, e in questa fase sarà fondamentale il ruolo delle realtà urbane – dice Andrea Rangone, Presidente di DIGITAL360 -. Le città oggi sono le porte di ingresso per la partecipazione attiva, autonoma e responsabile di cittadini e imprese, in un momento in cui serve il massimo coinvolgimento di tutti. Le realtà più innovative vanno messe in condizione di sfruttare al massimo le loro capacità, mentre le più statiche dovranno essere sostenute per riattivarne le capacità di innovazione”.

Le tendenze

Dopo l’accelerazione digitale conseguente alla pandemia, il 2021 è stato un anno di assestamento, ma segnato da fenomeni importanti come la diffusione dell’APP IO e SPID o l’attivazione dei servizi di ANPR. Questa situazione ha portato a una polarizzazione: da una parte città che hanno continuato a sviluppare i processi di innovazione, dall’altra città che hanno rallentato. Da un lato, le “città digitali”, che si collocano quasi sempre nella parte elevata delle graduatorie degli 8 indici di ICity Rank e mai nella parte più bassa; dall’altro lato, una ventina di comuni quasi sempre nella parte più bassa delle classifiche.

Il vertice

Il podio di ICity Rank 2021 conferma le stesse città dell’anno scorso, anche se Milano toglie a Bologna il secondo posto. A primeggiare è Firenze, in testa con 937 punti nell’indice di trasformazione digitale, potendo vantare risultati di eccellenza soprattutto nel campo degli open data, del wifi, di IOT e tecnologie di rete e delle app municipali, dove ottiene il massimo dei voti. Milano è seconda con un punteggio di 878, evidenziando punti di forza in particolare negli open data, nei servizi online, e nell’indice di “apertura”. Bologna è terza con 854 punti, grazie soprattutto ai risultati nei social e nell’IOT e tecnologie di rete. Alle spalle, troviamo comunque un gruppo di città con valori molto vicini alle prime tre: i capoluoghi metropolitani Roma Capitale e Torino affiancati da città intermedie come Modena e Bergamo, sempre più protagoniste di processi di innovazione a 360 gradi. Trento si conferma ottava, seguita da Cagliari al 9° posto, prima città del Mezzogiorno.

Il Sud

I capoluoghi meridionali evidenziano un ritardo nella trasformazione digitale, collocandosi con più frequenza nella fascia bassa delle graduatorie. Confrontando il punteggio medio delle città del Mezzogiorno con quello nazionale si vede uno scarto complessivo di circa il 25%, che supera il 40% in ambiti come gli open data e le reti di wifi pubblico. Ma qualcosa si muove anche al Sud: oltre a Cagliari al 9° posto, troviamo Palermo al 12°, con il massimo dei voti nell’ambito degli Open Data, al pari di Milano e Pisa, e in ottima posizione nelle classifiche settoriali che riguardano apertura e servizi online. E al 20° nella classifica generale, c’è Bari, che eccelle soprattutto nell’apertura e nei servizi online. Da segnalare anche il recupero di Napoli, 26°posto, che scala 11 posizioni grazie al massimo dei voti nelle app municipali e il buon piazzamento nei social, e di Messina, che passa dall’89°posto del 2020 al 62°attuale, salendo di quasi 30 posizioni.

Il ritardo dei piccoli

Tra le prime 22 città del ranking, ben 10 sono città metropolitane e in generale le dimensioni sembrano incidere sulle performance generali. I capoluoghi con meno di 50.000 abitanti hanno uno scarto complessivo del 25% rispetto alla media nazionale. Per i piccoli, il ritardo medio è notevole in particolare negli open data, mentre le performance sono migliori nell’utilizzo dei social e nella diffusione delle reti wifi. In alcuni ambiti si segnalano però alcuni risultati di eccellenza di realtà di media dimensione, come il primo posto ottenuto da Pisa nelle piattaforme abilitanti, da Cremona nei servizi online o da Bolzano nell’IoT e tecnologie di rete.

FPA

FPA, società del Gruppo Digital 360, da 30 anni favorisce l’incontro e la collaborazione tra pubblica amministrazione, imprese, mondo della ricerca e società civile e svolge un ruolo di accompagnamento all’innovazione tecnologica, istituzionale e organizzativa, offrendo servizi, supporto e consulenza nei seguenti ambiti: Comunicazione, Incontri e Manifestazioni, Ricerca, Advisory, Formazione.

DIGITAL360

DIGITAL360, società quotata sul Mercato Euronext Growth di Borsa Italiana, si pone l’obiettivo di accompagnare imprese e pubbliche amministrazioni nella comprensione e nell’attuazione della trasformazione digitale e favorirne l’incontro con i migliori fornitori tecnologici. DIGITAL360 persegue questo obiettivo attraverso due business units: una, denominata “Demand Generation” supporta le imprese tecnologiche (vendor, software house, system integrator, startup, ecc.) nelle attività di comunicazione, storytelling, gestione eventi e generazione di opportunità di business; l’altra, denominata “Advisory & Coaching” si rivolge a tutte le imprese e a tutte le pubbliche amministrazioni che vogliono intraprendere un qualsiasi percorso di trasformazione digitale. NetworkDIGITAL360, trasversale a entrambe le Business Unit, è il più grande network di testate online dedicate a tutti i temi dell’Innovazione Digitale, con 53 portali online e newsletter, più di 1,5 milioni di visitatori unici al mese, e oltre 5.000 keyword del mondo digitale in prima pagina su Google. DIGITAL360 integra un mix multidisciplinare e multiculturale di professionalità e competenze grazie ad analisti, giornalisti, consulenti ed esperti del mondo digitale, accumunati da una grande passione e missione: l’innovazione digitale come motore della crescita e dell’ammodernamento del nostro Paese.

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