Gli agenti della Polizia di Stato al porto di Palermo a bordo della motonave “Catania”, proveniente da Tunisi e diretta a Salerno, che trasportava 903 passeggeri e 236 veicoli, hanno trovato 8 “clandestini”, presumibilmente di nazionalità tunisina, che si erano nascosti all’interno di 2 distinti mezzi pesanti, di cui uno carico di materiale ferroso.

Ai semirimorchi, pur integri nella parte posteriore erano stati apposti i sigilli doganali prima dell’imbarco ma risultavano invece danneggiati nella parte superiore che presentava evidenti tagli sul telone di copertura, tali da insospettire i poliziotti.

In effetti, una volta fatti sbarcare, i veicoli sono stati sottoposti ad un’accurata ispezione, nel corso della quale i cittadini extracomunitari sono stati trovati nascosti dietro alcuni pannelli metallici che gli consentivano di sfuggire ad un primo controllo visivo.

In un semirimorchio frigo, sono stati rinvenuti attrezzi metallici quali scalpelli, martelli, trapani e seghe, evidentemente utilizzati dai clandestini per forzare durante la navigazione le strutture dei veicoli commerciali ed accedervi allo scopo di aggirare i controlli di polizia.

Gli extracomunitari, tutti di sesso maschile di età compresa tra i 18 e i 40 anni, privi di documenti di riconoscimento, dopo le formalità di rito volte alla loro identificazione, sono stati respinti alla frontiera ed affidati alla security della nave, per essere ricondotti nel paese di provenienza.