I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di 13 persone accusate di spaccio nella piazza tra lo Sperone e Brancaccio.

Ecco gli indagati nell’operazione Tornado dei carabinieri.

Ai domiciliari sono finiti Salvatore Costa, 43 anni, Giuseppe Asaro, 52 anni, Antonio Megna, 47 anni, Rosario Camarda, 46 anni, Giovanni Lisciardelli, 31 anni, Patrizio Dalfone, 39 anni, Rosolino Chifari, 58 anni, Michele Pantaleo, 25 anni.

Hanno l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria Vito Pellegrino, 34 anni, Pietro Paolo Marino, 23 anni, Gaetano Paolo Camarda, 24 anni, Alessio Sammartino, 22 anni, Giacomo Catanzaro, 26 anni.

Nelle prime ore della mattinata, nell’ambito dell’indagine “Tornado”, un centinaio di Carabinieri dell’Arma territoriale di Palermo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal gip di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 13 persone: 8 ai domiciliari e 5 sottoposti all’obbligo di presentazione alla Pg accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Palermo Brancaccio nel periodo aprile – giugno 2019, mediante attività tecniche hanno consentito di acquisire decisivi elementi di prova nei confronti di un sodalizio criminale operante nel quartiere “Sperone” di Palermo e di ricostruire l’articolazione di una piazza di spaccio.

L’organizzazione, per come ricostruito dai Carabinieri, poteva contare su una copiosa schiera di “pusher” e “vedette”, che operavano nel tratto di strada monitorato con serrate turnazioni giornaliere, in sinergia tra loro, svolgendo un’incessante attività di spaccio al minuto delle varie sostanze stupefacenti sempre secondo modalità ben collaudate e conosciute dagli acquirenti, i quali sapevano di poter trovare quello che cercavano ad ogni ora del giorno.

Ad un semplice cenno del cliente, infatti, lo spacciatore si avvicinava per effettuare la vendita o, in base alla richiesta ricevuta, si appartava in un luogo adiacente e recuperava la droga. Con l’operazione odierna viene un’organizzazione che gestiva, con meticolosa organizzazione e controllo del territorio, un vero e proprio market a cielo aperto della droga in un’area che, come riportato dalla cronaca criminale con cadenza quasi giornaliera, può essere considerata una delle piazze di spaccio più attive della Sicilia occidentale.