I carabinieri hanno arrestato Antonino Tommaso, 56 anni, originario di Castelvetrano (Tp) accusato per produzione, traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari della compagnia di Misilmeri con i militari della compagnia dello squadrone eliportato cacciatori “Sicilia”, nel corso di una perquisizione in un’abitazione in contrada Mulinazzo di Villafrati, hanno recuperato quasi 7 chili di marijuana e una piccola serra con venti piante di oltre 2 metri cariche di infiorescenze. In casa l’uomo ha allestito un vero e proprio laboratorio, attrezzato di tutto punto per la produzione e la lavorazione della droga.

Insieme allo stupefacente è stata sequestrata attrezzatura e materiali utilizzati per la lavorazione e la trasformazione. Il gip del tribunale di Termini Imerese Claudio Bencivenni, ha convalidato l’arresto, e disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

In merito a questa vicenda riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota dell’avvocato Nino Contorno difensore di Antonino Tommaso.

“Comincio con il dire che al Tommaso viene contestata la “coltivazione e detenzione di 13 piante di marijuana e che vi erano alcuni rami tagliati dalle piante in fase di essiccazione”. Tuttavia “la parte in essicazione pesata con tutte le foglie ed i rami corrisponde al peso di 5,8 kg ma il fiore non è stato pesato e neppure si hanno, ancora, gli esiti degli esami sull’effettivo quantitativo e principio attivo”. Motivo per cui non si comprende da dove derivi il calcolo che quanto sequestrato avrebbe fruttato 60 mila euro. In casa non è stato rinvenuto alcun laboratorio e neppure attrezzatura o materiale per la lavorazione e trasformazione. Anzi la perquisizione della casa ove il Tommaso vive e della sua vettura ha dato esito negativo” scrive l’avvocato.

“Il Tommaso – precisa il difensore – è un naturopata che pratica una coltivazione domestica e utilizza la marijuana per uso personale e per estrarre olii essenziali. Nella sua tenuta di 10 mila metri quadrati vi sono svariate coltivazioni di lavanda, tiglio, rosmarino e tante altre ere naturali. Inoltre è prevista pure la realizzazione di un lago biologico per le varie terapie naturali”.

“La difesa ritiene – conclude – che siamo dinanzi ad un caso di coltivazione domestica in linea con i principi tracciati dalle sezioni unite”.

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