Una confisca milionaria quella messa a segno dagli investigatori del Comando Provinciale dei Carabinieri di Enna e del gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Caltanissetta.

L’imprenditore agricolo residente a Valguarnera, G.S., già condannato per reati connessi alla criminalità organizzata, di fatto permise la latitanza da un esponente di spicco della mafia gelese, si è visto notificare un decreto di confisca a firma del Tribunale per le misure preventive del capoluogo ennese.

Le indagini – svolte attraverso l’esecuzione di mirati accertamenti bancari e patrimoniali – hanno permesso di ricostruire l’evoluzione della consistenza del patrimonio immobiliare e mobiliare, nonché i movimenti delle attività imprenditoriali nel settore agricolo acquisiti nel tempo dalla famiglia dell’uomo.

Già nel 2017 veniva disposto dal Tribunale del capoluogo ennese il sequestro di beni mobili e immobili riconducibili al soggetto, ora in virtù citato provvedimento sono stati confiscati ed immessi in regime di amministrazione giudiziaria ben 349 ettari di terreno e 8 fabbricati nelle campagne dei comuni di Valguarnera, Aidone, Enna e Piazza Armerina, a cui si aggiungono 9 autovetture e 3 conti correnti bancari. Inoltre, ad essere colpite dal provvedimento del Tribunale di Enna vi sono 3 società operanti nel settore agricolo e zootecnico. I cespiti hanno un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro.

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