Nuova vertenza sul fronte lavoro all’orizzonte.  Coop Alleanza si appresta a lasciare definitivamente la Sicilia. La Società lo ha reso noto proprio ieri durante l’incontro svoltosi a livello nazionale per la discussione del piano di rilancio aziendale. Saranno pertanto 12 i negozi in dismissione dell’intera rete vendita siciliana che, per il tramite di cessione di ramo d’azienda, dovrebbero essere ceduti come master franchising ad altro imprenditore.

“Non permetteremo che i lavoratori siciliani vengano abbandonati” con queste parole Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl Sicilia, commenta l’esito dell’incontro svoltosi alla presenza dei vertici aziendali e delle Segreterie Nazionali.

“Una storia travagliata quella dei lavoratori Coop che già a partire dal 2012, anno in cui venne avviata la prima grande riorganizzazione societaria, dovettero cercare di mantenere il posto di lavoro rimodulando il proprio orario lavorativo – afferma la Sindacalista – Un continuo alternarsi di procedure di licenziamento collettivo su altre procedure, fino ad arrivare ad accordi per il ricorso agli ammortizzatori sociali, agli esodi incentivati, all’armonizzazione dell’orario di lavoro fino alla flessibilità. Nemmeno la fusione per incorporazione di Coop Sicilia in Coop Alleanza 3.0 ha sortito gli effetti annunciati dalla Società e tanto auspicati dai lavoratori che temono di veder vanificati gli enormi sacrifici a cui si sono sottoposti negli ultimi anni. Questi ultimi, infatti, auspicavano che, almeno con l’aumento delle vendite registrato in periodo di Covid, si sarebbe potuta verificare una inversione di rotta, smentendo delle voci che giravano ormai da diversi mesi”.

“Seguiremo passo passo tutti gli sviluppi della vicenda, sempre a fianco dei lavoratori, con il prezioso contributo di Vincenzo Dell’Orefice, Segretario Fisascat Cisl Nazionale – continua la sindacalista – Saremo intransigenti: i lavoratori hanno bisogno di garanzie. Abbiamo richiesto alla Società che, già nel corso degli incontri previsti per la settimana prossima, vengano resi noti i dati che hanno portato Coop a determinare l’impossibilita della gestione diretta della rete vendita siciliana. Già durante i prossimi incontri dovrebbero essere presenti i soggetti imprenditoriali con i quali la Società ha già avviato il confronto per l’eventuale cessione – conclude la Calabrò – Da Coop Alleanza esigeremo garanzie e responsabilità sui possibili soggetti subentranti; alla Società che dovrebbe subentrare, invece, chiederemo un solido piano industriale che possa dare certezze occupazionali e di tenuta del perimetro commerciale che Coop non è riuscita mai a concretizzare”.

E proprio su questo Coop Alleanza risponde e spiega: “In coerenza con le linee guida del Piano di Rilancio, si inserisce la decisione di dare avvio ad un piano di riassetto della rete di vendita di Coop Alleanza 3.0 in Sicilia che soffre da tempo di andamenti strutturali in costante perdita, oggi non più sostenibili economicamente. Per questo la cooperativa prevede di gestire i 12 punti vendita della Sicilia tramite un accordo di franchising che ne affiderà la gestione e il rilancio a un imprenditore locale con esperienza nel settore. Una soluzione che ha come obiettivo il duplice vantaggio di salvaguardare appieno l’occupazione e mantenere la presenza del marchio Coop in Sicilia rilanciando la centralità dei prodotti a marchio, preservando al contempo la mutualità per i soci e tutti i vantaggi per i soci e per i clienti. Ad oggi la Cooperativa ha ricevuto diverse manifestazioni di interesse da soggetti imprenditoriali, tra queste, ha deciso di avviare una trattativa, scegliendo un imprenditore locale che risponde a tutti gli stringenti requisiti richiesti dalla cooperativa. I franchisee infatti devono rispettare requisiti precisi: presenza territoriale, reputazione e rispetto della legalità, affidabilità economico-finanziaria. L’imprenditore inoltre si deve impegnare a garantire il rispetto dei contratti collettivi nazionali, e degli standard Coop su: norme igienico-sanitarie, diritti dei lavoratori, adesione a normative nazionali e locali su – ad esempio – attività commerciali, urbanistica, uso dei marchi”.

“Con questa operazione, inserita nel Piano Strategico della cooperativa che prevede anche una razionalizzazione della rete di vendita, siamo riusciti ad evitare chiusura dei negozi e dare il nostro contributo alla gestione del delicato tema occupazionale, secondo quel criterio di responsabilità sociale che, da sempre, contraddistingue il nostro operato. L’obiettivo è stato quello di elaborare una soluzione che, tenendo conto del complesso contesto economico e delle istanze territoriali, garantisse continuità alla presenza del marchio Coop al sud, impatto zero sull’occupazione e una ritrovata sostenibilità economica che ci consenta di proseguire nel percorso di rilancio della cooperativa in tutti i territori in cui siamo presenti a beneficio di soci e clienti”, ha dichiarato Coop Alleanza 3.0.

Articoli correlati