Una dipendente della Seus 118 in missione al Nord per garantire l’acquisto d materiale utile ai soccorritori siciliani impegnati nell’emergenza Coronavirus. 

Purtroppo e come al solito apprendiamo a mezzo stampa e non dalla Seus che una dipendente della stessa società che lavora presso l’assessorato della Salute a piazza Ottavio Ziino nei giorni scorsi si sarebbe recata a Nord, in una zona rossa, per motivi di lavoro e che la stessa una volta rientrata a Palermo non si sarebbe messa in auto isolamento fiduciario per 14 giorni.  A denunciare l’episodio sono state ieri le due sigle sindacali Confintesa Sanità e Fials.

Arriva la replica del direttore generale Davide Croce sul caso della dipendente della Seus rientrata dal Nord. Croce ha sottolineato che “la dipendente risulta iscritta nelle liste di cui all’ordinanza contingibile e urgente n.3 dell’8 marzo 2020 del Presidente della Regione Siciliana”.

Secondo quanto riferito dal direttore generale, rispetto al periodo di quarantena, la dipendente per indifferibili ragioni di servizio legate alla necessità di garantire l’acquisto e l’approvvigionamento di materiale per la protezione degli autisti-soccorritori durante l’attuale emergenza coronavirus, ed in totale assenza di sintomatologia, è rimasta al lavoro come prevede il Decreto legge 14/2020. Tra l’altro la dipendente è anche stata sottoposta a tampone che ha dato esito negativo.