Sono 33  i nuovi casi di Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Restano 10 le persone ricoverate in terapia intensiva. Nel complesso sono 69 i ricoverati perchè altri 59 sono in regime di ospedalizzazione ordinaria in corsia con un incremento dei ricoveri non gravi di sei nuovi casi.

Nel complesso salgono a 980 gli attuali positivi attivi nell’isola, 911 dei quali in regime di isolamento domiciliare.

Sono stati eseguiti 3353 tamponi che portano il totale a quasi 334 mila. Resta fermo a 286 il totale delle vittime dell’epidemia nell’isola.

Sul fronte provinciale 12 i casi a Catania, 4 a Messina, 8 Palermo (3 sono migranti) 3 a Ragusa e 2 a Siracusa e 4 Trapani. In questo report c’è anche un caso di un viaggiatore, una donna proveniente dalla Spagna, trovata positiva ai controlli eseguiti in aeroporto: primo caso dall’avvio dei controlli

Intanto non si ferma ani sale la tensione nello scontro istituzionale tra governo regionale e governo nazionale sulla gestione sanitaria dei migranti nell’Isola. da una parte la Regione diffida i prefetti per la mancata applicazione dell’ordinanza del Presidente della Regione che dispone lo sgombero degli hotspot, dall’altra il governo prepara non una impugnativa ma un ricorso al Tar che potrebbe essere firmato personalmente dal premier evitando di ricorrere ad una riunione del Consiglio dei Ministri alla quale dovrebbe essere invitato col rango di ministro anche il Presidente Musumeci.

Intanto esplode l’allarme fra i poliziotti che si occupano proprio del controllo dei migranti. “Oggi si è verificato al personale dell’XI Reparto Mobile di Palermo il primo caso di positività tra gli operatori provenienti da Lampedusa e non sappiamo quanti altri colleghi, compresi quelli che hanno dato il cambio sul posto, abbiano avuto contatti con il collega risultato positivo al tampone” dice Giovanni Assenzio segretario provinciale del sindacato di polizia Usip Palermo. “Troppi operatori delle forze dell’ordine sono a serio rischio contagio all’hotspot di Lampedusa – aggiunge Giovanni Assenzio – la questione migranti continua ad essere gestita nel modo sbagliato. Non è più possibile che il prezzo da pagare, per le inefficienze gestionali a livello politico, ricada sempre sulle forze dell’ordine. Adesso ci aspettiamo, che vengano messi in atto tutti i protocolli sanitari previsti per mettere in sicurezza ed evitare ulteriori contagi tra il personale operante in quel centro e tra i colleghi dell’XI Reparto Mobile di Palermo”.