All’Ars avanti piano con il ddl stabilità, aula alle prese con misure non solo per il contestato aumento delle indennità degli amministratori locali. Nel mirino ci sono anche interventi per incentivare l’occupazione, investimenti ma anche trasporti e integrazioni orarie agli Asu.

L’emendamento sulle indennità

Fari puntati al massimo sull’aumento delle indennità di sindaci e assessori dei Comuni. Il governo regionale, come ha confermato l’assessore all’Economia, Marco Falcone, ha predisposto un emendamento stanziando 6 milioni di euro. Questo in linea con la normativa nazionale già applicata nel resto d’Italia e rivendicata dall’Anci Sicilia, l’associazione nazionale dei Comuni. E’ stato specificato che le coperture non sono state attinte a riserve sul fondo per gli enti locali.

Sostegno all’occupazione

L’Ars ha anche approvato la norma “misure di sostegno all’occupazione”. Prevede un contributo massimo di 30mila euro nel triennio 2023/25 alle imprese, incluse le piccole e medie, con una unità produttiva in Sicilia per ciascun lavoratore contrattualizzato. L’obiettivo è di promuovere la stabilità dell’occupazione, per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato nel corso del 2023. È riconosciuto, sempre nel triennio, un ulteriore contributo di 10 mila euro nel caso di assunzione di ogni lavoratore di età superiore a 45 anni e di assunzione di ogni donna.

I dirigenti in pensione a titolo gratuito

E’ passata per un solo voto (32 favorevoli e 31 contrari), a scrutinio segreto, la norma che consente ai dirigenti regionali in pensione di fare parte degli uffici di gabinetto della Regione, a titolo gratuito, senza entrare nel computo del numero previsto per legge.

Fondo progettazione, la distribuzione

L’Ars ha anche approvato nel ddl stabilità la norma che prevede 200 milioni di euro per il fondo di progettazione. “Assicurerà – dice l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò – il pieno utilizzo di tutte le risorse comunitarie e nazionali destinate a investimenti in Sicilia”. Entro tre mesi, l’assessorato dovrà procedere a stabilire le modalità di accesso al fondo, per assicurare la coerenza delle attività di progettazione. Dopo la riscrittura del testo presentata da Aricò, i 200 milioni di euro sono stati destinati alle ex Province (15 milioni). Ma anche alle società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (10 milioni), alla Regione e agli enti regionali (40 milioni).

Ci sono poi i Comuni (120 milioni, dai 160mila euro dell’ente più piccolo ai 7,4 milioni del capoluogo regionale) e le aree interne (4 milioni). Un altro milione e mezzo alle isole minori, 3,5 milioni ai Comuni in dissesto finanziario fino a 40mila abitanti, alle Aree urbane funzionali (Fua) e ai Sistemi intercomunali di rango urbano (Siru), tre milioni ciascuno.

Scadenze stringenti

“I programmi di spesa extra-regionale del ciclo di programmazione 2014-2020, del nuovo ciclo 2021-2027 e del Pnrr – evidenzia Aricò – impongono scadenze stringenti per l’esecuzione delle opere pubbliche oggetto di finanziamento. Per questo motivo, il governo Schifani per superare la maggiore criticità che finora ha rallentato il processo di effettiva infrastrutturazione della nostra Regione ha pensato a questo fondo. L’obiettivo è quello superare l’endemica difficoltà di tutti gli enti pubblici siciliani: avere un “parco progetti” realmente cantierabili a cui potere ricorrere nei tempi imposti dalle autorità nazionali e comunitarie che finanziano i programmi di interventi in materia di opere pubbliche”.

Trasporti

I dipendenti che prestano servizio pubblico nelle isole minori potranno raggiungerle gratuitamente, mentre i lavoratori privati avranno un sconto sui biglietti. Lo prevede un’altra norma del ddl stabilità approvata dall’Ars, che stanzia 800 mila euro all’anno per il triennio 2023/25. La misura destinata ai dipendenti pubblici e 200 mila euro l’anno, sempre nel triennio, per i privati.

Asu, integrazione oraria

“Esprimo soddisfazione per l’impegno finanziario votato dall’Ars di sostenere anche i Comuni per l’integrazione oraria a 36 ore dei contrattisti di attività socialmente utili”. Lo dice il deputato regionale Nicola Catania riguardo ad Asu ed Lsu nell’ambito dei beni culturali. “Il gruppo politico di Fratelli d’Italia ha sostenuto politicamente l’impegno affinché venisse approvato questo emendamento – aggiunge -. Noi sindaci conosciamo bene l’attuale situazione dei Comuni siciliani. L’azione dei contrattisti Asu è determinante per il funzionamento della macchina burocratica e gestionale degli enti, oramai carenti di personale”.

“La strada è tracciata per un processo di reale stabilizzazione per gli asu degli Enti locali” commenta Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana. Abbiamo sostenuto le norme approvate dal parlamento siciliano che finalmente equipara il trattamento degli Asu a tutto il personale della medesima platea. Riguardo agli ex Pip, l’adeguamento Istat dell’assegno percepito è un passo avanti per il riconoscimento del servizio che questi lavoratori svolgono per la pubblica amministrazione”.

Incarichi dipartimento Rifiuti: “Articolo inutile”

Esulta il Movimento 5 Stelle per la nuova bocciatura dell’articolo 10 nel ddl stabilità, che istituiva un capitolo per incarichi professionali al dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti. Buona parte della maggioranza ha votato con M5S e Pd per l’abrogazione di questo articolo. “E’ la terza volta – afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca, e il vicepresidente 5 Stelle dell’Ars, Nuccio Di Paola – che il governo va sotto. Non potevamo dare l’ok a quella che era una mancia di ben 300 mila euro al Dipartimento Acque e rifiuti. Avrebbe dato il via libera a consulenze esterne a piacimento, quando con l’articolo 9 erano già stati stanziati 200 milioni per la progettazione. Questa non è che una delle tante falle di una Finanziaria che poteva essere fatta certamente meglio”.

Alloggi per studenti universitari

Nuovi alloggi per gli studenti universitari in Sicilia grazie alla norma approvata in finanziaria. Prevede interventi di riqualificazione e ristrutturazione sugli immobili di proprietà della Regione o di enti strumentali da destinare proprio a chi frequenta gli atenei nell’Isola. “Una norma voluta dalla Lega – afferma il deputato regionale della Lega Pippo Laccoto – consente questa opzione e dà l’opportunità a tanti studenti siciliani di fruire di nuovi alloggi. In questo modo si garantisce il diritto allo studio a chi, per condizioni economiche, non ha la possibilità di locare un appartamento nella città in cui frequenta l’università. Allo stesso tempo la Regione riduce la spesa per le locazioni passive che attualmente sostiene”.

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