Diecimila tonnellate di spazzatura restano in strada. Sarebbe questa la misura dell’emergenza rifiuti in atto a Palermo. L’equivalente di dieci giorni di raccolta rifiuti in città resterebbe in strada perchè impossibile trattarla nell’impianto di Bellolampo nell’attuale situazione. Quantità destinata, fino a due giorni fa, ad aumentare visto che ogni giorno una porzione della spazzatura prodotta non poteva essere conferita.

Un esempio drammatico della situazione è dato dalle immagini riprese in giorni diversi davanti il lido “L’ombelico del mondo” a Mondello. Spazzatura raccolta e accatastata in grandi sacchi neri ma non ritirata per una settimana. Insomma aiuole trasformate in discariche proprio dove arrivano i turisti, dove passano i bagnanti e i villeggianti. Una zona, peraltro, passaggio obbligato per andare e venire dalla piazza di Mondello. un bel biglietto da visita, non c’è che dire. E la situazione in altre aree della città non è certo migliore.

E’ questa la condizione che vive Palermo in attesa che si perfezionino le procedure per attuare le disposizioni regionali che permettono il trasferimento dei rifiuti del capoluogo in tre discariche della Sicilia orientale. una cosa che, però, l’amministrazione comunale vorrebbe evitare anche e soprattutto per i costi che comporterebbe.

nel frattempo si corre ai ripari per evitare non solo l’emergenza sanitaria ma anche il danno al turismo. La Rap spera di riuscire a raccogliere tutto l’arretrato entro il Festino di Santa Rosalia e per fare questo l’azienda sta prendendo in affitto altre pale meccaniche e ha dato sostanzialmente il via libera al personale per lo straordinario. Ciò è possibile grazie al fattioc he è stato riparato il guasto che aveva rallentato Bellolampo e adesso la discarica rimane aperta 24 ore al giorno per far ripartire la raccolta ordinaria. ma comunque resta il problema dello riempimento della sesta vasca che ormai è dietro l’angolo

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