Gli immortali non sono sono quelli che non muoiono mai. Ognuno di noi lo è, può diventarlo, tracciando un segno con i propri sogni, desideri, obiettivi e battaglie.

Come quelle condotte da Giovanni Cupidi, statistico 41enne di Misilmeri salito agli onori della cronaca durante la “rivolta della carrozzine” dello scorso anno dei disabili siciliani senza assegno di cura.
Ma la lotta di Cupidi è iniziata ben prima, esattamente quando all’età di 13 anni una malattia lo ha reso tetraplegico senza togliergli però la voglia di vivere una esistenza il più possibile ‘normale’.

Dignità della persona e inclusione. Di questo ha parlato Cupidi ieri pomeriggio in occasione della presentazione del suo libro “Noi siamo Immortali”, scritto insieme alla giornalista e sua grande amica Veronica Femminino ed edito da Mondadori Electa. Numeroso ed attento il pubblico presente al Teatro De Seta dei Cantieri Culturali alla Zisa.

Il volume racconta la storia di Cupidi, le sue “due vite racchiuse in una sola esistenza”, le lotte, le sfide, l’impegno quotidiano, anche attraverso il suo blog, per i diritti delle persone con disabilità.

“Avevo già maturato da tempo – racconta Cupidi – l’idea di scrivere un libro che raccontasse della mia vita, di tutto quello che ho fatto e ottenuto, spesso suscitando l’incredulità di chi mi stava attorno”.

Giovanni ha studiato, lavorato e viaggiato. Tutti traguardi raggiunti dalla sua carrozzina e l’inseparabile bacchetta capacitiva o dal suo letto, dal quale ha spesso parlato rappresentando coloro che non hanno voce.

“Io dico sempre che è stato Google ad unirci – spiega Veronica Femminino -. Occupandomi anche di sociale un giorno di qualche anno fa iniziai una ricerca su internet per capire se ci fossero siti o blog che parlassero di disabilità realizzati da siciliani. Mi imbattei nel blog di Giovanni, lo contattai. Dopo la prima intervista imparammo a conoscerci e tra di noi scattò subito una grande empatia. Un giorno gli proposi di scrivere un libro insieme, Giovanni ormai pronto accettò senza esitazione. Il nostro libro è un inno alla vita, alla speranza, un monito a non pensare che gli ostacoli siano insormontabili. Per carità, ne esistono molti, un po’ per tutti, ma se impariamo a guardarli senza paura o pregiudizio quegli stessi ostacoli grandissimi diventano superabili”.

Il libro è stato presentato da Ficarra e Picone e Corrado Fortuna. La prefazione è a firma di Lorenzo Jovanotti Cherubini, amico di Cupidi, tanto da volerlo, nel 2015, tra i protagonisti del suo docufilm “Gli Immortali” a cui si ispira il titolo del volume.

Un libro che affronta la disabilità con leggerezza senza sminuirla, pagine per tutti che servono da sprone a guardare al futuro con maggiore ottimismo ed energia.

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