Un’area sottoposta a vincolo paesaggistico perché a neppure 150 metri dal mare è stata trasformata in discarica abusiva. E’ quanto scoperto dalla polizia municipale, settore di polizia giudiziaria e tutela ambientale, a Carini.

Gli agenti sono intervenuti nell’appezzamento di terreno tra contrada Margi-Cupolone, via Vespucci e via Montinaro, dove è in corso la realizzazione di 16 unità immobiliari a cura di un’impresa immobiliare. alle indagini è emerso che il lotto di terreno limitrofo è stato adibito “a discarica abusiva di sfabbricidi e di terra vegetale, quest’ultima servita a occultare il materiale proveniente da demolizioni.

Il tutto a un’altezza media su livello del terreno di un metro per un totale di circa 5000 metri cubi”. Si è creata “una superficie in terra battuta utilizzata dal cantiere edile della ditta per il transito dei propri veicoli e per la creazione di un’area adibita a deposito attrezzi, (container cella frigorifera), con annesso bagno chimico – spiegano dal comando – questo determina una violazione delle norme ambientali determina un grave pericolo per l’assetto idrogeologico della zona con grave pericolo per la pubblica incolumità, soprattutto nel caso di piogge il nuovo assetto determina l’impossibilità del normale deflusso delle acque, in una zona, quella di via Vespucci, tristemente nota per gli allagamenti”. L’intera area è stata sottoposta a sequestro preventivo e gli atti sono stati trasmessi alla Procura di Palermo. I responsabili sono stati denunciati per reati ambientali e per l’invasione del terreno.