Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha conferito ai genieri dell’Esercito la massima onorificenza cittadina, per il servizio prestato nel disinnesco della bomba rinvenuta nei mesi scorsi nel sedime portuale del capoluogo siciliano. Palermo così ringrazia il 4° reggimento genio guastatori per il coraggio e la professionalità.

Orlando, in particolare, ha conferito al  4° Reggimento Genio Guastatori il riconoscimento di “Preziosa tessera del mosaico Palermo” per il disinnesco dell’ordigno bellico da 600 libbre avvenuto lo scorso 13 settembre che portò all’evacuazione di migliaia di palermitani.

Con questo riconoscimento, il sindaco Orlando ha voluto ringraziare i guastatori del 4° reggimento per l’impegno con il quale, da sempre, si prodigano per la sicurezza della città metropolitana, come anche accaduto nel recente nubifragio del 15 luglio scorso, quando i militari dell’Esercito italiano sono intervenuti per liberare le strade da tonnellate di fango che avevano paralizzato l’arteria viaria principale della città.

“L’assegnazione di questo riconoscimento – ha commentato Leoluca Orlando – è un atto dovuto da parte dell’amministrazione comunale nei confronti di persone che hanno dimostrato amore per la vita, coraggio e altissima professionalità. A loro va anche l’apprezzamento ed il ringraziamento dell’intera comunità palermitana”.  Nell’occasione, è stata consegnata al comune di Palermo la calotta (parte ogivale) della bomba disinnescata nel porto, a memoria di quell’evento di particolare rischio in cui si è trovata la città.

Nell’area in cui è stato rinvenuta la bomba – nel Porto – hanno operato 12 tra ufficiali e sottufficiali del IV reggimento Genio Guastatori. Dall’inizio dell’anno i militari hanno già eseguito 1500 interventi di bonifica di ordigni ritrovati nel territorio siciliano.

Il centro di Palermo è stato svuotato per consentire il disinnesco dell’ordigno bellico di 600 libbre (ovvero 272 kg di cui 100 di esplosivo) risalente alla II guerra mondiale e rinvenuto in un fortino nascosto dall’erba all’interno del Porto durante i lavori per il passante ferroviario.