• A Palermo, ok al progetto per il canale Passo di Rigano
  • Via alle le indagini geologiche e geotecniche per il progetto
  • L’obiettivo è la manutenzione e il consolidamento degli argini del canale

Un’attesa pluridecennale e ora, finalmente, le indagini geologiche e geotecniche. Serviranno a individuare le misure più idonee alla messa in sicurezza del canale Passo di Rigano che, dopo il fiume Oreto, è il principale corso d’acqua ad attraversare la città di Palermo. Le ha volute fortemente il governatore Nello Musumeci, alla guida della Struttura contro il dissesto idrogeologico. Rispettato sin quì il cronoprogramma, che oggi porta all’aggiudicazione della progettazione esecutiva.

Il canale che attraversa Palermo

Gli Uffici diretti da Maurizio Croce hanno definito le procedure in base alle quali, a redigerla, in ragione di un ribasso del 55 per cento, sarà un pool di professionisti coordinati dalla Iencon Scarl di Roma. L’obiettivo è la manutenzione e il consolidamento degli argini del canale che si sviluppa dalla località Passo di Rigano e che attraversa vaste zone dell’area urbana per confluire in mare. Nel suo percorso, il corso d’acqua, che ha carattere torrentizio, riceve gli apporti dei canali Luparello, Celona, Borsellino e Mortillaro.

La situazione critica

Oggi la situazione generale degli alvei è abbastanza critica a causa dell’accumulo di detriti di varia natura e del conseguente e inevitabile crollo degli argini. Va anche aggiunto che parte delle solette di copertura dovranno essere adattate dal punto di vista della loro efficienza strutturale. La progettazione prevede la sistemazione delle sezioni idrauliche e la ricostruzione delle sponde e delle spallette, previo rifacimento delle parti rovinate. Prevista anche la costruzione di un manufatto scolmatore lungo il canale Luparello, per raccogliere le acque in esubero in un bacino di laminazione.

La messa in sicurezza

L’opera permetterà il raggiungimento delle condizioni ottimali di sicurezza idraulica dei canali, garantendo il recapito sicuro delle portate di origine meteorica provenienti dal sistema fognario cittadino tramite gli eventuali sfioratori di piena che già in essi confluiscono.