Tre italiani rimasti lievemente feriti nell’attacco al mercatino di Natale di Berlino sono stati dimessi dagli ospedali dove erano stati ricoverati e sono già rientrati in Italia.

Uno di questi è un uomo di Palermo Giuseppe La Grassa si trovava a Berlino per festeggiare con la moglie l’anniversario di matrimonio. Si trovava con la moglie Elisabetta Ragno. Entrambi hanno 34 anni.

L’uomo si trovava nella città tedesca con la moglie Elisabetta Ragno, originaria di Milazzo, ma anche lei trasferitasi a Palermo. Marito e moglie sono andati in Germania per festeggiare l’anniversario di nozze e il suo compleanno. La Grassa gestisce un’associazione di animazione Whoop ed è presidente di Assocultura di Confcommercio.

Tra i 48 feriti dell’attentato di Berlino di due sere fa, c’è dunque un siciliano. Si tratta di un palermitano che si trovava in viaggio insieme alla moglie per festeggiare l’anniversario di matrimonio.

Pur mancando ancora un comunicato ufficiale della Farnesina, che rimane in attesa di un elenco ufficiale delle persone coinvolte nell’irruzione di un tir al mercatino di Natale di Charlottenburg, zona occidentale della capitale tedesca, da fonti autorevoli arriva la conferma del coinvolgimento.

Stando alle prime ricostruzioni, al momento dell’attentato i due si trovavano tra gli stand espositivi del mercatino, quando il grosso mezzo ha accelerato contro la folla.

Alla guida del tir, partito nei giorni precedenti dall’Italia, ci sarebbero state due persone, di cui una morta trovata morta all’interno dell’abitacolo, probabilmente dopo essere stata uccisa dal vero attentatore. Sull’identità della seconda, ieri, si è aperto un giallo.

Infatti, dopo che la polizia tedesca aveva fermato un 23enne di origini mediorientali, con il passare delle ore l’ipotesi che si trattasse della persona sbagliata si è fatta via via più probabile. Fino alla decisione di rilasciarlo, in seguito all’esame del dna.

La scena ha ricordato da vicino quanto avvenuto a Nizza in estate, dove un tir uccise 86 persone durante i festeggiamenti in ricordo della presa della Bastiglia.

Dodici, invece, le morti berlinesi. A commentare le voci della presenza della coppia siciliana nella capitale tedesca era stato, ieri mattina, anche il primo cittadino di Milazzo Giovanni Formica, città da cui «Ho saputo anche io e ho cercato di appurare la veridicità della notizia. Mi è stato assicurato che la fonte è attendibile. Ho telefonato all’unità di crisi della Farnesina, ma sono ancora in attesa di una risposta ufficiale», ha dichiarato il sindaco.

Non si sa nulla, invece, di Fabrizia Di Lorenzo, 31enne originaria di Sulmona, della quale è stato ritrovato il cellulare nei pressi dell’attentato. La donna, che lavora a Berlino da tre anni, al momento risulta dispersa.