Nella notte del 29 dicembre, nella sua casa di Forano di Rieti, serenamente è deceduta l’attrice palermitana Carla Calò, 93enne e da qualche tempo ammalata. La notizia è resa nota da Franco Verruso, esperto di spettacolo e biografo della Calò.

Nata e vissuta in Piazza Ingastone dove il padre aveva una segheria, sin da giovanissima la Calò amava la pittura ma, crescendo, si accorse che la sua vera passione era la recitazione. Dopo alcune esperienze teatrali nella sua città e con compagnie dialettali e riviste, si sposta a Catania interpretando, con successo, personaggi pirandelliani.

Nel 1950 si trasferisce definitivamente a Roma e inizia una fortunata carriera cinematografica grazie, anche, all’incontro col regista Carlo Ludovico Bragaglia che la dirige ne Il Falco rosso e nel celebre Totò le Mokò (ricoprendo il ruolo della zingara Suleima, ndr).

Prende parte a circa 80 film oltre i telefilm e numerose commedie. Dotata di un fisico prosperoso, un viso volitivo, una voce calda e ben impostata, l’attrice si adatta a qualsiasi ruolo propostole, ma eccelle nei personaggi in costume (storico-mitologici, detti peplum).

In una delle ultime interviste, la Calò affermava di avere sempre accettato qualunque personaggio, bello o brutto che fosse, in commedie, drammi, western, spionaggio, polizieschi. E’ stata regina, lavandaia, cameriera, spia, popolana, ha ricoperto anche ruoli pericolosi e ha persino tirato di spada, sotto la guida del maestro d’armi, Enzo Musumeci Greco. (e nei film in co-produzione, usava il nome d’arte Carrol Brown).

Tra i suoi film ricordiamo, Gli inesorabili, Vendicata, ‘Na sera ‘e maggio, La ladra, Il romanzo di un giovane povero, Il terrore dei barbari, La vendetta di Ercole, La rivolta dei mercenari, D’Artagnan contro i 3 Moschettieri, 5 marines per 100 ragazze, Erik il vichingo, Le spie uccidono a Beirut, La cripta e l’incubo, La smania addosso, Perversione, Gente di rispetto, Salvo D’Acquisto.

In Tony Arzenta, è stata la madre di Alain Delon, in La ragazza di Bube, la madre di Claudia Cardinale ed ancora, la madre di Edwige Fenech nel film Anna Tra i suoi compagni di lavoro ricordiamo Clint Eastwood, Massimo Ranieri, Giuliano Gemma, Richard Conte, Luigi Pavese, Joseph Cotten, Virna Lisi, Lex Barker, Marisa Mell, Steve Revees.

“Ho sempre lavorato con piacere adeguandomi ai gusti del pubblico e, soprattutto, restare giovani dentro e non pensare agli anni che, ahimè, incalzano inesorabili. Questa attività, che io stessa ho scelto, mi ha dato tutto quanto ho sempre desiderato anche senza essere una… star!”.

Spesso il suo nome figurava nei cartellone del Teatro Lelio dove saltuariamente tornava per parlare agli studenti del teatro pirandelliano. Alla Calò è stato assegnato l’Efebo d’Argento, per l’interpretazione della governante di Casa Ucria, nel film Marianna Ucria di Roberto Faenza. Nel 2016, per iniziativa del giornalista Franco Verruso e della scrittrice Sara Favarò, delegata regionale della FUIS, all’attrice è stato conferito il ”Riconoscimento speciale della Federazione Unitaria Italiana Scrittori”.

Il 13 febbraio 2019, su segnalazione degli stessi Verruso e Favarò, il sindaco Leoluca Orlando conferisce il riconoscimento di ”Tessera Preziosa Mosaico di Palermo” all’attrice palermitana Carla Calò.

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