I sicilianirispondo alla chiamata alle urne anche se in maniera non omogenea. A fine prima giornata di voto affluenza discreta ma con punte di eccellenza nei 60 comuni siciliani chiamati al voto oggi e domani. Il sistema di rilevazione regionale mostra una affluenza generale dell’45,54%. Risultati leggermente maggiori nelle province che vedono al voto anche i capoluoghi come Agrigento con il 46,05% di affluenza che è però resta inferiore al dato della precedente elezione che superava il 50%. Nella stessa provincia il record di affluenza alle 22 lo detiene sempre Cammarata con il 58,83%  un punto in più rispetto ai precedenti.

L’altro capoluogo, Enna, mostra una affluenza del 51,96% anche in questo caso un punto più del precedente. Il record di affluenza alle 19 lo detiene però un comune del Palermiano che torna in testa, è Scillato con il 72,25%

I seggi aperti dalle 7 di stamane hanno chiuso alle 22 e riaprono domani dalle 7 e fino alle 14 per gli elettori di 60 comuni siciliani chiamati a rinnovare sindaci e consigli, complessivamente l voto ci sono 720mila elettori

I comuni interessati alla tornata amministrativa dovevano essere 61 ma Tremestieri etneo è stato escluso dal voto a causa di presunti illeciti penali rilevati dalla magistratura nella raccolta e autenticazione delle firme.

Nei comuni al di sopra di 15mila abitanti nel caso nessuno dei candidati sindaco superi il 40% dei consensi è previsto anche un turno di ballottaggio da svolgersi il 18 e 19 ottobre con le stesse modalità di voto di oggi.

L’elettore può scegliere di votare per una lista, attribuendo così automaticamente la preferenza anche al candidato sindaco collegato (cosiddetto ‘effetto trascinamento’), oppure può votare solo per il candidato sindaco. Si può inoltre effettuare il ‘voto disgiunto’, votando per un candidato sindaco e per una lista ad esso non collegata.
Infine, per il consiglio comunale, l’elettore può esprimere la propria preferenza scrivendo il cognome, o nome e cognome in caso di omonimia, del candidato prescelto di fianco al simbolo della lista. Qualora esprima due preferenze, dovranno essere una di genere maschile e l’altra di genere femminile, pena la nullità della seconda.

Per i siciliani chiamati alle urne si tratta del secondo voto in due settimane visto che la Regione ha scelto di non accorpare queste amministrative con il referendum tenuto due settimane fa e che nel resto del Paese era stato accorpato proprio con le elezioni amministrative e con le regionali dove si andava al rinnovo.

In Sicilia ci sarà, poi, un’altra chiamata alle urne il 22 e 23 novembre per le amministrazioni sciolte per infiltrazione per le quali i termini del commissariamento non erano ancora scaduti per poche settimane. Si tratta di Vittoria, nel Ragusano, e a San Biagio Platani, in provincia di Agrigento