Continua l’emergenza all’interno della discarica di Bellolampo. L’impianto alle porte di Palermo vive infatti una situazione di crisi, essendo da tempo saturata la sesta vasca. In attesa della settima, il cui primo lotto sarà completato a luglio, e con gli abbancamenti nella terza bis e nella quarta bloccati dal contezioso fra Comune di Palermo e la Curatela ex Amia, il quadro è diventato praticamente insostenibile. Fatto rappresentato con forza ai nostri microfoni dall’Amministratore Unico di Rap Girolamo Caruso, che tuona nei confronti di Palazzo delle Aquile rispetto ai ritardi contratti negli ultimi mesi.

Caruso: “Terza vasca bis bloccata da oltre tre mesi”

L’esponente della partecipata di piazzetta Cairoli ricostruisce il lavoro fatto negli ultimi giorni. “Quando io ho scritto, due o tre giorni fa, il primo a chiamarmi è stato Leoluca Orlando, che mi ha espresso la sua vicinanza. Mi ha garantito il suo impegno personale. Ha imposto un call mercoledì 25 maggio. Ho messo in campo due progetti per potere abbancare l’equivalente di quindici mesi di spazzatura di Palermo, senza fare spendere al cittadino palermitano un centesimo di TARI. Ho trovato nelle vecchie vasche, esaurite da anni, lo spazio per potere abbancare i rifiuti in questione: in una circa 100.000 tonnellate (III-bis), mentre in un’altra 250.000 tonnellate (IV). Per dare un’idea, a Palermo si producono 27.000 tonnellate di spazzatura al mese”.

Buoni propositi che però si sono scontrati inevitabilmente con le lungaggini burocratiche. Nonostante un’ordinanza emessa dal Comune qualche settimana fa infatti, si attende che si districhi la matassa relativa al contenzioso fra Comune di Palermo e curatela ex Amia. “Io non posso avere bloccata ancora, dopo tre mesi e mezzo, la famosa terza vasca bis dove potrei abbancare 100.000 tonnellate di spazzatura. E non lo posso fare perchè, ad oggi, manca la transazione notarile con la Curatela. A me la diatriba fra Comune e Regione poco interessa. Quello che mi riguarda principalmente è la possibilità di potere abbancare o meno sulla III-bis. Dal Comune mi dicono di si, dalla Regione dicono invece di no”.

Caruso dà un ultimatum

Girolamo Caruso fa il punto della situazione, definendo un termine ultimo all’Amministrazione Comunale. “Dall’ultima riunione, sembra che finalmente siamo agli ultimi dieci metri della maratona con la Curatela. Io sto dando tempo fino a venerdì prossimo. Se si concretizzano le promesse, bene. Altrimenti, se non c’è la delibera, chiudo i cancelli di Bellolampo”. Un problema che riguarda soprattutto la spazzatura abbancata nello spiazzale del TMB. Fatto che avrebbe potuto generare ulteriori costi per l’azienda e, di conseguenza, per la città. “Le proposte che ho messo in campo permetterebbero inoltre di evitare gli extracosti. Potevo portare la spazzatura all’esterno. Il calcolo è semplice: servono 300 euro a tonnellata. Nello spiazzale ci sono 180 tonnellate. Per liberare lo spiazzale, non bastavano 54 milioni di euro. E da dove li prendono questi soldi? Questo al netto degli aumenti della TARI che tale operazione richiederebbe”.

“Sulla IV vasca – continua Caruso -, ho mandato tutto all’assessorato Territorio e Ambiente della Regione. Ma è chiaro che i tempi rischiano di dilatarsi. Quindi ho chiesto una nuova ordinanza. C’era un contrasto fra quale strumento utilizzare fra Comune e Regione. Anche su questo, pare che si stiano facendo passi in avanti. Aspettiamo questa fatidica data di venerdì prossimo”.