Sono iniziati oggi nei locali della Scientifica della polizia di Stato a San Lorenzo gli esami irripetibili sui reperti trovati sul luogo del delitto di via Falsomiele a Palermo, dove vennero uccisi Vincenzo Bontà e Giuseppe Vela lo scorso giovedì 3 marzo.

“Si è iniziato con l’analizzare i bossoli e alcuni batuffoli con tracce organiche presi sul luogo del delitto, sulle macchine e sugli abiti sequestrati ai due coniugi Carlo Gregoli e Adele Velardo – spiega Francesco Matranga criminologo che insieme ad Anna Rita Cosentino è stato nominato come consulente tecnico dall’avvocato Aldo Caruso che difende i due coniugi indagati del delitto – Nei prossimi giorni proseguiremo con l’analisi dei reperti come ad esempio sulle armi sequestrate in casa di marito e moglie”.

Ancora è presto per fare valutazioni, ciò che manca ancora è il movente di un delitto così feroce. “Oggi abbiamo esaminato i sei bossoli trovati sul luogo del delitto, tutti di calibro 9 di pistole semiautomatiche – prosegue Francesco Matranga – serviranno una decina di giorni per completare questi esami”.

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