Partita oggi, domenica 1 ottobre, a Palermo la campagna elettorale di Gaetano Armao, vicepresidente designato del centrodestra e leader dei SicilianIndignati.

Davanti a oltre 300 persone, Armao ha ribadito “l’impegno di voltare pagina per la Sicilia, di cui purtroppo ci siamo vergognati, stracciona, senza idee su come funzioni l’amministrazione pubblica, su come si facciano i conti e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Il leader dei SicilianIndignati, in uno dei passaggi del suo discorso, ha puntato il dito contro il governo del PD, che oggi predica la discontinuità, ma responsabile del “saccheggio ai danni delle casse pubbliche col fine di favorire clienti, amici ed elettori. Si tratta di una cosa gravissima, sulla quale ho più volte invocato l’intervento l’autorità giudiziaria ed auspico che nei prossimi giorni si possa fare giustizia e tutelare l’interesse pubblico ed erariale. Si è trasformata l’amministrazione regionale in una volgare segretaria politica”.

“Ciò deve essere impedito – ha proseguito Armao – affinché quelli che vangano dopo non si occupino soltanto della ricostruzione dalle macerie che emergono dal raffazzonato documento di economia e finanza elaborato da Baccei”.

“Personalmente, in settimana, mi recherò presso la Procura della Repubblica – ha annunciato il vicepresidente designato alla Regione Siciliana del centrodestra, tra gli applausi dei presenti – per presentare un esposto sulla gestione indecorosa e vergognosa della Pubblica Amministrazione regionale in questi giorni con assunzioni, finanziamenti, distribuzione indecorosa di risorse pubbliche”.

“Vogliamo dare un volto nuovo e civile per una Sicilia credibile – ha proseguito Armao – che sa fare, che riduce le imposte, che può parlare in qualsiasi parte del mondo e che può essere la frontiera culturale ed economica dell’Europa; che può essere un luogo innovativo dove le imprese possano crescere ed attratte mediante la fiscalità di sviluppo, dove si possa essere liberi dalle clientele, dalla corruzione e dalla mafia”.

“Questa è la Sicilia che rappresenteremo – ha sottolineato Armao – mettendo fine a tutto questo ciarpame che ha trasformato la Regione in un pantano del quale indignarsi”.

“Tuttavia, – ha concluso il leader dei SicilianIndignati – possiamo voltare pagina solo se a guidare la macchina ci sarà gente che sa dove andare e non chi non avrebbero potuto gestire neanche un condominio con due appartamenti. Una gestione scadente che non va assolutamente dimenticata. Batteremo col voto onesto di chi lavora, studia, produce, innova chi ha svenduto la Sicilia, chi l’ha sfregiata con pressappochismo e malamministrazione, chi la vuol abbandonare al sottosviluppo, chi condanna i nostri ragazzi all’emigrazione, i voltagabbana di ieri e di oggi, i mestieranti della politica parolaia”.

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