• Raccolta firme referendum eutanasia legale nel weekend in Sicilia, grande partecipazione
  • Nell’Isola raccolte oltre 2500 firme, a Palermo oltre 1300
  • Code ai banchetti
  • A firmare tanti giovanissimi

“C’è stata una straordinaria risposta da parte della cittadinanza. Una bellissima cosa. E’ stato un fine settimana entusiasmante. Ragazzi giovanissimi sono venuti a firmare con il sorriso nonostante si tratti di un tema così difficile. Stiamo parlando del fine vita, un argomento che potrebbe portare mestizia. E invece in tanti hanno voluto firmare provando un grande senso di libertà. Si tratta di una battaglia di civiltà”.
Così Francesca Turano Campello, membro dei Radicali Italiani e dell’associazione Luca Coscioni, commenta i risultati del weekend di raccolta firme per il referendum sull’eutanasia legale.
In tutta la Sicilia sono state raccolte oltre 2500 firme, oltre 1300 solo a Palermo nei banchetti allestiti in via Magliocco e in via Maqueda.

Grande partecipazione alla raccolta firme

Riscontrato un interesse fortissimo da parte della popolazione. A firmare anche tanti turisti e come detto, giovanissimi. Commenta Turano Campello: “Molti ragazzi appena maggiorenni hanno voluto firmare, insieme alla generazione dei nati negli anni Cinquanta. Questo anche grazie alla copertura social che alcuni influencer e personaggi noti ci hanno voluto dare. Negli anni ho partecipato alla raccolta firme per altri referendum, ma una partecipazione dal basso così numerosa, con code ai banchetti per le firme non l’avevo mai vista. Siamo soddisfatti e molto contenti”.

La campagna dell’associazione Luca Coscioni

Il referendum sull’eutanasia legale è promosso dall’associazione Luca Coscioni ma non soltanto. Il quesito in Cassazione è stato depositato lo scorso 20 aprile. Alla campagna aderiscono molti movimenti, alcuni partiti politici, tantissimi liberi cittadini e volontari che aiutano ai tavoli della raccolta firme e la Cgil Sicilia.
Ma serve l’aiuto di più persone. Spiega ancora Turano Campello: “I cittadini voglio firmare, anzi, gli aspiranti firmatari sono talmente tanti e noi non siamo abbastanza per essere dappertutto. E’ difficile piazzare tavoli di raccolta firme ovunque. Chiediamo aiuto a chiunque voglia portare avanti con noi questa battaglia”.

L’importante ruolo degli avvocati

Gli organizzatori della raccolta firme per il referendum sull’eutanasia legale, vogliono fare un appello agli avvocati, regolarmente iscritti all’Ordine, affinché possano autenticare le firme. Sul sito referendum.eutanasialegale.it si legge infatti: “Oggi tutti gli avvocati possono raccogliere e autenticare le firme raccolte per Referendum e Leggi di Iniziativa Popolare. Se sei un avvocato, e vuoi difendere il diritto di autodeterminazione dei cittadini, o semplicemente il diritto a pronunciarsi su questo tema ignorato dal Parlamento attraverso un referendum, dal 30 giugno al 30 settembre 2021 puoi raccogliere e autenticare firme in modo autonomo, con i tuoi contatti, amici, parenti, clienti, o in coordinamento con il Comitato Promotore Referendum Eutanasia Legale”. Chi vorrà proporsi come autenticatore potrà compilare un apposito form presente sul sito.
L’art. 16-bis della legge n. 120/2020 di conversione del c.d. Decreto Semplificazioni (D.L. 76/2020) ha esteso anche ai parlamentari, ai consiglieri regionali e agli avvocati “iscritti all’albo che abbiano comunicato la loro disponibilità all’ordine di appartenenza” la possibilità di autenticare le sottoscrizioni previste dalla legge 53/1990.
Per proporsi come autenticatore occorre semplicemente comunicare al proprio ordine di appartenenza la volontà di esercitare questa competenza. La legge infatti indica che possono esercitare questo potere di autentica gli avvocati iscritti all’albo che abbiano comunicato tale disponibilità al proprio ordine di appartenenza. Si potrà fare inviando una comunicazione tramite PEC.
Precisa ancora Turano Campello: “Ho ricevuto molte mail e telefonate di persone con disabilità che non possono raggiungere i tavoli di raccolta firme. E’ molto grave. Per questo servono autenticatori. Voglio ricordare che l’Italia è stata condannata dal Comitato Diritti umani dell’Onu per le difficoltà delle procedure di accesso ai referendum e alle leggi di iniziativa popolare. Abbiamo procedure troppo complicate. E’ una violazione del diritto dei cittadini a partecipare alla vita politica del Paese”.

Le firme inviate a Roma entro il 30 settembre

La raccolta firme proseguirà sino al 15 settembre, perché entro il 30 dello stesso mese, i moduli cartacei devono essere depositati a Roma in Cassazione. “Ma – annuncia Turano Campello – non è escluso che si faccia un tentativo di raccogliere le firme anche dopo. Sarebbe più facile raccogliere le firme anche online ma il ministro Cartabia ha dato lo stop, escludendo in questo modo chi non può recarsi ai banchetti. Insomma, non è semplice”.

Dove firmare, prossimo banchetto a Palermo il 17 luglio

Sempre sul sito referendum.eutanasialegale.it c’è l’apposita sezione “dove firmare” con una mappa che viene aggiornata quotidianamente. Intanto a Palermo si replica il prossimo sabato, 17 luglio, con un banchetto in via Magliocco. Il 26 luglio arriverà in città anche Marco Cappato.

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