• Giornate Fai di Primavera in Sicilia
  • Grande successo per l’iniziativa che si è svolta il 5 e 6 giugno
  • Sono stati 12mila i visitatori
  • Giuseppe Taibi, presidente del Fai Sicilia: “Forte segnale di ripartenza”

“Le Giornate Fai di Primavera sono state un forte segnale di ripartenza che ha posto al centro della vita dei siciliani i beni culturali e l’ambiente e, sono certo, ha contribuito a ridare ai cittadini speranza e fiducia nel futuro”. Così il Presidente Regionale FAI Sicilia, Giuseppe Taibi, a conclusione delle Giornate Fai di Primavera.

12mila visitatori nei 44 siti aperti

Nel weekend appena trascorso (sabato 5 e domenica 6 giugno) 12 mila visitatori si sono messi in coda per scoprire la straordinaria bellezza dei 44 siti aperti grazie al fondamentale supporto dei volontari e degli Apprendisti Ciceroni delle scuole.

Aperte anche sette caserme storiche

Una presenza massiccia che ha visto il contributo dell’Arma dei Carabinieri che in Sicilia ha permesso l’apertura di sette caserme storiche: “Apriamo le nostre Caserme al Fai per testimoniare la vicinanza dell’Istituzione ai cittadini”, ha detto il Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, Generale di Brigata Rosario Castello.

Una grande festa dedicata alla cultura, all’arte e all’ambiente

“Non finiremo mai di ringraziare i Carabinieri, impegnati costantemente al fianco dei cittadini e per contrastare i reati contro il patrimonio culturale, che purtroppo sono sempre all’ordine del giorno”, ha aggiunto l’assessore alla Cultura della Regione Siciliana, Alberto Samonà, che a Palermo, guidato dagli Apprendisti Ciceroni, ha visitato la Caserma “Dalla Chiesa”. Le Giornate Fai di Primavera, dunque, sono state ancora una volta una grande festa dedicata alla cultura, all’arte e all’ambiente.

I luoghi più visitati

L’Orto Botanico di Catania è stato il più visitato, seguito da Forte Ogliastri a Messina, dal Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi di Agrigento e dalla Caserma Dalla Chiesa a Palermo.
A piccoli gruppi e nel rispetto delle norme di sicurezza, dunque, numerosi cittadini si sono scoperti interessati turisti della propria terra, contribuendo, così, così alla missione del Fai: far conoscere e difendere l’ambiente inteso come intreccio di natura, storia e cultura.

La Targa del Presidente della Repubblica e l’impegno dei volontari

Un ottimo risultato anche per tutti gli altri luoghi aperti nella “due giorni” siciliana dalle Delegazioni, dai Gruppi FAI e FAI Giovani. L’edizione di quest’anno, ricordiamo, è stata insignita della Targa del Presidente della Repubblica: un riconoscimento che è doveroso dedicare ai volontari, vero motore dell’evento nel solco del principio di sussidiarietà regolato dall’articolo 118 della Costituzione.
Sono stati loro che, con encomiabile entusiasmo, generosità e passione civica, hanno reso possibili giorni di festa dedicati al patrimonio d’arte e natura, la cui organizzazione ha richiesto uno sforzo speciale portato avanti con impegno incessante, fino al successo di domenica 6 giugno con il “boom” di visitatori.

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