Ferrandelli si candida a Sindaco – “Esattamente un anno or sono, il 22 luglio del 2015, cessavo dalla carica di deputato regionale. Cessavo per mia scelta dopo aver reiterato come irrevocabili le mie dimissioni che erano state presentate per la prima volta il 19 luglio e respinte dall’Ars. Oggi, ad un anno esatto, parte una nuova sfida per cambiare le cose”.

Così Fabrizio Ferrandelli si è presentato a Sala delle lapidi, aula consigliare del Comune di Palermo, così ha lanciato la sua candidatura a sindaco, così ha avviato una campagna elettorale lunga perché iniziata con enorme anticipo rispetto alle elezioni che arriveranno fra poco meno di un anno.

Lo ha fatto ricordando le proprie dimissioni da parlamentare, la propria rinuncia ad uno stipendio ‘d’oro’ per non dover rinunciare a ciò in cui crede “La mia scelta maturò il 19 luglio del 2015, quando Manfredi Borsellino nel suo discorso disse chiaramente quanto l’istituzione fosse lontana dalla gente, quanto non si riconoscesse più in un Parlamento, in un governo regionale, in un modo di fare politica. Scelsi di non essere complice e andai via”.

Ma Ferrandelli non ha mai smesso di fare politica anche se dalla scena è scomparso per effetto di quella scelta che non gli è costata solo lo stipendio ma anche quel poco di visibilità che aveva conquistato fino ad allora “con il movimento i Coraggiosi abbiamo avviato un percorso per fare politica ma senza i partiti. Per spendere le nostre idee”.

E da qui parte la sua sfida ‘anticipata’ ad un sindaco che lo ha già battuto “I problemi di questa città sono sempre gli stessi da cinquant’anni. Allora proviamo a risolverli. proviamoci noi adesso senza un marchio o una medaglia attaccata alla giacca. Voglio dare spazio e voce ai palermitani che hanno voglia di fare, voglio ascoltarli e dar vita con loro ad un programma”

Ma chi ci sarà dietro alla candidatura di Ferrandelli ? Il Pd cosa farà? “Noi ascoltiamo tutti e parliamo con tutti, nessuno escluso. Se qualcuno ha qualcosa da dire, una proposta da fare, una idea da avanzare noi staremo a sentire. ma proprio tutti, da qualsiasi parte, da qualsiasi lato e qualunque sia l’idea”.

mav