La vicenda ha dell’incredibile e come si suol dire ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere. La Regione siciliana (o chi per lei), infatti, ha inviato per errore la propria tessera sanitaria non solo a un cittadino non residente in Sicilia ma addirittura al sindaco di Roma Virginia Raggi. Un errore che ha veramente dell’inverosimile perchè anche all’ultimo degli addetti ad una qualsiasi segreteria di qualsiasi studio privato sarebbe venuto il dubbio che qualcosa non andava se il destinatario era la nota sindaca di Roma.

La tessera sanitaria siciliana, dunque, oltre a non funzionare all’estero come dovrebbe (il microchip è vuoto e dunque nei Paesi del Nord Europa non viene riconosciuta, solo nei Paesi di lingua spagnola sono più clementi con la Sicilia) sembra che venga rilasciata anche a chi siciliano non è. Un bel problema nel caso qualcuno decida di usarla visto che riporta un codice fiscale, è una tessere dei servizi e garantisce la gratuità delle spese sanitarie in tutta Italia e parte d’Europa. Insomma se un buon tempone non avente diritto decidesse di usarla consapevolmente (per truffare) o inconsapevolmente la Sicilia si troverebbe a pagare spese non sue come se non avesse già abbastanza debiti.

E nell’inviare la Tessera chi ha proceduto non ha dimenticato di allegare la lettera di accompagnamento firmata dal Presidente della Regione siciliana che spiega anche tutto ciò che con la tessere si può fare.

Così la sindaca Raggi ha deciso, da buona cittadina, di restituire la Tessera Sanitaria siciliana ma non senza avvertire prima un po’ tutti. E dunque ha scritto al Ministro dell’Economia Giovanni Tria, al Ministro della Salute Giulia Grillo, al Presidente della Regione Nello Musumeci e al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Antonio Maggiore.

Nella lettera annuncia la restituzione della Tessera ma sottolinea i rischi che possono derivare da questo tipo di errori.

“Nei giorni scorsi – scrive la sindaca nella sua del 5 ottobre recante il protocollo RA/64687 del Comune di Roma, Gabinetto del sindaco – ho ricevuto via posta la mia nuova tessera sanitaria in sostituzione della precedente ormai scaduta. L’invio era accompagnato da una lettera a firma del Presidente della Regione Sicilia. Mi informava che la mia Tessera sanitaria era anche una ‘carta regionale dei Servizi’ grazie alla quale avrei potuto usufruire di specifici vantaggi indirizzati ai cittadini residenti in Sicilia, caso che non era evidentemente il mio. Siè trattato, dunque, di un errore”.

La sindaca, poi, come si direbbe in Sicilia fra gli amanti della briscola, cala l’asso: “E’ il caso di  accertarsi che la stessa circostanza non sia già accaduta ad altri cittadini, affinchè, mediante opportune verifiche, non debba accadere di nuovo”.

“In considerazione di ciò – conclude la lettera – Vi informo che con una comunicazione successiva a parte, provvederò a restituire la tessera sanitaria all’Agenzia delle Entrate”.

Chi ha fatto il pasticcio non è noto, ma che di pasticcio si tratti dubbio non vi è

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