Flaccovio e Mondadori riconquistano il centro storico, là dove i due marchi avevano prosperato diventando le librerie di riferimento a Palermo. Ieri 21 novembre in via Roma, nei pressi del Teatro Biondo, i due gruppi editoriali hanno inaugurato la nuova sede proprio dove fino a pochi giorni fa sorgeva un noto negozio di abbigliamento intimo. Al taglio del nastro, insieme ai proprietari Giuseppe Flaccovio e Maurizio Iacona, anche il sindaco Leoluca Orlando.

Uno spazio di circa 200 metri quadri su un unico livello che soddisfa tutti i gusti e tutte le età con uno sguardo particolare rivolto ai più piccoli. A loro è dedicata una lunga sequenza di scaffali ampiamente assortiti, segno di una missione sociale volta a trasmettere ai giovanissimi il piacere della lettura e contrastare la tendenza degli italiani a leggere poco.

La nuova Mondadori-Flaccovio sarà anche un luogo di incontri dove gli autori potranno presentare al pubblico i loro lavori. Il primo appuntamento è previsto domani, venerdì 22 novembre, per la prima presentazione nazionale del libro “Il sanguinaccio dell’Immacolata” di Giuseppina Torregrossa.
Le due librerie tornano dunque nel cuore pulsante di Palermo dopo la fuga dalle storiche sedi di via Ruggero Settimo lasciate a causa della crisi e degli affitti alti. La prima a chiudere i battentinel 2013, era stata Flaccovio e qualche anno dopo la stessa sorte è toccata alla Mondadori. Entrambe rimpiazzate da negozi di abbigliamento contro i quali oggi si realizza una rivincita.

La libreria Flaccovio è stata fondata nel ’39 dal palermitano Salvatore Fausto Flaccovio con un concetto all’epoca innovativo, ovvero quello della libreria moderna in cui si sfogliano e consultano libri. L’attività libraria è proseguita con i figli Francesco e Sergio e successivamente dal figlio di Francesco Giuseppe Flaccovio.

Questa formula col tempo ha fatto sì che si trasformasse in un vero e proprio circolo letterario dove gli intellettuali si davano appuntamento per discutere. Da lì sono transitati scrittori del calibro di Tomasi di Lampedusa, Sciascia e Dacia Maraini. Oggi i tempi sono diversi e il mutato scenario dell’editoria (dell’economia in generale) impone di inventarsi nuove ricette per difendersi dal dominio dei negozi digitali, una sfida che i due marchi hanno raccolto puntando forte sul rilancio di Via Roma.

 

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